CASAL DI PRINCIPE – Non ci sta a passare per chi ha detto un’inesattezza. Soprattutto non ci sta dopo aver guidato il Comune per 10 anni, contribuendo a dare all’Ente la solidità finanziaria che lo caratterizza ora. Parliamo di Renato Natale, sindaco dal 2014 allo scorso giugno: in una sua dichiarazione, nel giorno del passaggio di consegne al nuovo primo cittadino, Ottavio Corvino, aveva chiarito che lasciava alla nuova amministrazione una cassa con circa 5 milioni e mezzo di euro. A questo intervento, il consigliere di maggioranza Giuseppe Sgalia aveva reagito recandosi nell’ufficio ragioneria per capire come potesse spendere questa somma, ricevendo in risposta dal dirigente che si trattava di denaro già impegnato. “Ritenevo che almeno gli amministratori fossero in grado di capire cosa fosse la cassa nella finanza locale. A quanto pare mi sono sbagliato. Quando parlo della cassa non parlo del bilancio. Sono concetti diversi, correlati, ma diversi. I soldi presenti in cassa, non sono soldi che si possono spendere seguendo i nostri desideri; servono a far fronte agli impegni assunti dall’Ente così come previsto nel Bilancio di Previsione. I 5 milioni e mezzo – ha chiarito – sono uno straordinario risultato”. E cosa potrà farci l’Ente? Intanto la liquidità che resterà a fine anno, “potrà essere trasfusa nel nuovo bilancio per alleggerire il disavanzo, proprio come abbiamo già fatto nel 2023 con 3 milioni e mezzo di attivo che avevamo; oggi – ha proseguito Natale – presumo che la somma sarà molto più alta. Ma questa positività permette all’ente di far fronte ai suoi impegni (come previsti in bilancio) senza affanni e senza dover ricorre a prestiti, anticipazioni del tesoriere, come avviene in molti altri Comuni”.
“In 10 anni – ha aggiunto Natale – non abbiamo mai ricorso ad anticipazione di cassa. Se io devo pagare gli stipendi ai dipendenti, ma non ci sono liquidi, devo chiedere al tesoriere un prestito che poi devo restituire. Avere 5 milioni e mezzo significa che non avrai questo rischio”. Per il sindaco uscente la situazione finanziaria è solida e a metterlo nero su bianco è stata anche la relazione che ha consegnato al suo successore: “Per quei 5 milioni e mezzo non ci sono somme vincolate. Abbiamo pagato tutte le fatture indipendentemente dai trasferimenti dello Stato. Ripeto: quando c’è stato il passaggio di consegne, avevo chiarito tutto”.
Natale ha affrontato pure il problema dei debiti fuori bilancio: “La mole che viene indicata interessa cifre esigue, riguardando perlopiù spese legali. La maggior parte interessa vertenze riguardanti le passate riscossioni dei canoni idrici per il periodo risalente a qualche anno fa, quando i ruoli erano in alcuni casi di tipo forfettario dando questo l’occasione agli utenti di presentare ricorso. Per quanto apprendo dagli uffici, il contenzioso con la nostra amministrazione si è ridotto notevolmente , anche perché abbiamo sistemato il settore, messo i misuratori, e i ruoli sono fatti sulla base della misurazione dei consumi effettivi. Intanto abbiamo smaltito centinaia e centinaia di debiti fuori bilancio. Quelli emersi durante il consiglio di l’altro ieri, chiamato a votare l’assestamento del bilancio, sono perlopiù già tutti istruiti e a breve potranno essere pagati”.
Il vero ostacolo da superare, ha chiarito Natale, riguarda l’evasione connessa soprattutto alla Tari: “Nonostante i lavoro da noi fatto che ha provocato un aumento della riscossione, resta ancora alta. Paghiamo circa 4 milioni di euro all’anno per il servizio di igiene urbana e ne incassiamo 1,5. Significa – ha spiegato l’ex sindaco – che il restante è debito. I revisori ci consigliarono di esternalizzare la riscossione e ci fu una scelta politica della mia maggioranza di non farlo. Spero che l’attuale amministrazione riesca a risolvere la criticità”.
Oltre ai 5 milioni e passa di euro in cassa, Natale lascia in eredità anche circa 24 milioni di euro di lavori finanziati con il Pnrr: “Credo che non siano pochi. E nei giorni scorsi la giunta di Ottavio Corvino ha approvato un progetto esecutivo riguardante la mitigazione rischi idrogeoloigici sui canali Difesa Casale, Bonito La Peglia, per un intervento di 2,5 milioni di euro: finanziamento procurato proprio dalla amministrazione Natale, ed ora arrivata all’esecutività. I lavori saranno utili anche a ridure il rischio allagamento della zona centrale del paese (piazza Villa) “Un altro regalo che abbiamo fatto a chi è venuto dopo di noi”, ha concluso Natale. E l’ex sindaco non ha intenzione di lasciare la politica: “Il fatto che non sia più in amministrazione non significa che abbandonerò l’impegno civico. A breve costituiremo un movimento politico pronto a controllare il buon andamento amministrativo, senza negare anche una collaborazione con l’amministrazione se quando richiesta”.
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Casal di Principe. Cassa in attivo e milioni di euro appaltati. Natale: il vero problema è l’evasione Tari
L’ex guida del Comune non lascerà la scena politica: con un’associazione pronto a controllare l’operato di chi governa