Il presidente Bruno Fabozzi: “Uniti per il futuro dell’atletica campana”

Il presidente uscente della FIdal Campania, unico candidato alle prossime elezioni, riflette sui successi ottenuti e sulle sfide che attendono l'atletica leggera nella regione

CASERTA – Nell’affascinante mondo dell’atletica leggera, la regione Campania ha sempre giocato un ruolo di rilievo, non solo per i talenti che ha prodotto, ma anche per le sfide che ha dovuto affrontare e superare. Alla guida del Comitato Regionale della FIidal Campania negli ultimi quattro anni, Bruno Fabozzi ha operato con determinazione e visione, navigando attraverso tempi difficili, come la pandemia di Covid-19, e lavorando per rafforzare e rilanciare l’intero movimento atletico nella regione. Oggi, alla vigilia delle elezioni per il rinnovo degli organi statutari, incontriamo il presidente uscente, candidato unico alla presidenza per il prossimo quadriennio. Con lui ripercorriamo i successi, le sfide affrontate e i progetti futuri per l’atletica campana, in un’intervista che ci offre uno sguardo approfondito sulle dinamiche e le prospettive di questo sport nella nostra regione.

Buongiorno, Presidente. Il prossimo 14 settembre si terranno ad Avellino le elezioni per il rinnovo degli organi statutari del Comitato Regionale della Campania. Lei è l’unico candidato alla presidenza. Come si è giunti a questa situazione?

Buongiorno a voi. Quando mi sono candidato quattro anni fa, la situazione era ben diversa: tre gruppi si contendevano la guida della Federazione, ognuno con la propria visione e i propri interessi. La frammentazione era evidente, e questo rappresentava un ostacolo non indifferente. Dopo la mia elezione, ho compreso che l’atletica in Campania soffriva di divisioni interne profonde, alimentate da vecchi rancori e incomprensioni. Era chiaro che in un clima del genere sarebbe stato impossibile lavorare con serenità e, soprattutto, costruire un progetto di rilancio. La mia priorità è stata quindi quella di unire le persone di buona volontà, cercando di superare i conflitti del passato. Ho lavorato con impegno per creare un ambiente sereno, basato sul rispetto reciproco, e il fatto che oggi io sia l’unico candidato è il risultato di questo lavoro di ricostruzione e di coesione.

Qualcuno potrebbe vedere una candidatura unica come una limitazione della democrazia. Lei cosa ne pensa?

Comprendo che possa sembrare una limitazione, ma vorrei sottolineare che, nel nostro caso, è l’esatto contrario. La candidatura unica è il frutto di un processo inclusivo, in cui sono riuscito a coinvolgere tutte le forze che compongono il nostro movimento. Non si tratta di un’assenza di alternative, ma di una condivisione di intenti e di un programma comune per il prossimo quadriennio. E’ importante anche evidenziare che nella scelta dei candidati al Consiglio Regionale abbiamo garantito una rappresentanza equa e proporzionale a tutte le province campane, affinché ogni territorio potesse sentirsi parte integrante del progetto. Napoli, Salerno, Avellino, Benevento e Caserta sono tutte rappresentate, e questo è un segnale forte di unità e di rispetto per le peculiarità di ciascuna realtà locale.

Parlando del suo mandato, cosa è cambiato nell’atletica campana negli ultimi quattro anni?

Abbiamo ereditato una situazione davvero complessa. L’intero movimento era in grande difficoltà, anche a causa delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19, che hanno colpito duramente tutte le attività sportive. Fin da subito, ci siamo messi al lavoro per riorganizzare i servizi e gli uffici del Comitato, un’azione fondamentale per garantire efficienza e operatività. Abbiamo assunto due nuove unità lavorative, dotandole di strumenti tecnologici all’avanguardia per modernizzare la gestione delle attività. Il potenziamento del Gruppo Giudici di Gara è stato un altro tassello cruciale: alcuni giudici hanno seguito corsi di formazione per l’abilitazione all’uso del “self crono”, una strumentazione di cui ci siamo dotati insieme al “geodimeter”, portando la Campania al passo con le regioni italiane più avanzate dal punto di vista tecnologico. Non abbiamo trascurato il settore tecnico, anzi. Sono stati organizzati corsi di aggiornamento per i tecnici e nuovi corsi di primo livello, che hanno arricchito il settore di oltre 180 nuove unità. L’attività complessiva ha avuto un forte rilancio, con un focus particolare sulle categorie giovanili. Un esempio concreto è il progetto “Scuola Attiva”, che ha coinvolto alunni di circa 120 scuole campane. Il risultato è stato un aumento significativo della partecipazione e un rinnovato entusiasmo per l’atletica, tanto che altre regioni italiane hanno spesso partecipato ai nostri eventi agonistici, riconoscendo la qualità del lavoro svolto. Tuttavia, non posso nascondere che la carenza di impianti sportivi ha rappresentato una sfida costante. E’ un problema strutturale che dipende molto dai Comuni e dagli enti proprietari degli impianti. Nonostante ciò, abbiamo fatto il possibile per migliorare la situazione. Ad esempio, abbiamo stipulato una convenzione con il Comune di Avellino per l’uso gratuito della pista e delle pedane del campo Coni, fornendo le attrezzature necessarie e seguendo l’iter per l’omologazione dell’impianto. Un caso analogo è quello dell’impianto indoor di Ponticelli, il Palavesuvio, che era chiuso alle attività dell’atletica leggera da circa 15 anni. Restituirlo all’atletica campana è stato motivo di grande soddisfazione. Anche qui, abbiamo dovuto attrezzarlo adeguatamente e rinnovare l’omologazione, scaduta da anni. Infine, dal mese di giugno, abbiamo firmato una convenzione con il Coni per la gestione della pista e delle pedane dello stadio “Collana” di Napoli, che si aggiunge allo stadio “Albricci”, già in gestione del Comitato.

Ci può anticipare qualche progetto per il prossimo quadriennio?

Le sfide sono tante, ma altrettante sono le opportunità. Abbiamo già fatto molto, ma c’è ancora molto da fare. Uno dei nostri obiettivi principali sarà la centralità degli atleti. Vogliamo avviare nuove iniziative a sostegno sia degli atleti che dei tecnici, con maggiori investimenti per il loro sviluppo e per l’acquisto di strumentazioni tecnologiche che possano supportarli nel lavoro quotidiano. Un altro aspetto fondamentale sarà il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado, perché crediamo fermamente che il futuro dell’atletica passi attraverso i giovani. Stiamo pianificando di incrementare la collaborazione con gli istituti scolastici, affinché l’atletica diventi una disciplina sempre più diffusa e praticata. Infine, ci proponiamo di dedicare maggiore attenzione al movimento del podismo e al mondo Master, settori in cui, nonostante i progressi, siamo consapevoli che si possa fare di più. Vogliamo che tutti i nostri tesserati, dai giovani agli adulti, si sentano parte di una grande famiglia sportiva, e che possano trovare nella Fidal Campania un punto di riferimento solido e affidabile.

Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio Nazionale, sembra esserci una situazione simile, con una sola candidatura. Cosa ne pensa?

Sì, la situazione è analoga, ma con delle differenze significative. Anche per la carica di presidente Federale, al momento, c’è una sola candidatura, quella dell’attuale presidente uscente Stefano Mei. Tuttavia, inizialmente erano due le candidature presentate: oltre a quella di Mei, c’era anche Giacomo Leone, attuale presidente del Comitato Regionale della Puglia. La commissione di verifica ha però rigettato la candidatura di Leone, e sebbene le motivazioni non siano state rese pubbliche, sembra che ci sia una controversia giudiziaria in corso contro la Fidal che lo vede coinvolto. Questo potrebbe aver influito sulla decisione di escluderlo dalla corsa. Detto questo, c’è un ricorso in atto, che sarà discusso nei prossimi giorni. Personalmente, e insieme alla quasi totalità della Campania, siamo schierati a favore di Stefano Mei. Nella sua squadra figura anche il consigliere nazionale uscente Carlo Cantales, a cui va il nostro pieno supporto. Speriamo che possa essere rieletto, così da continuare a rappresentare la Campania nel Comitato Nazionale anche per il quadriennio 2025-2028.

Grazie, presidente, per il suo tempo e in bocca al lupo per le prossime elezioni.

Grazie a voi. Crepi il lupo.

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