Soccorsa con la sedia intrisa di sangue

Il dispositivo mobile versava in condizioni pessime con alcuni pezzi mancanti

MARCIANISE- Sedia a rotelle dell’ospedale sporca di sangue (nelle due foto) mai pulito per il trasporto di una utente al pronto soccorso: scoppia il caso delle dotazioni fuorilegge nella struttura sanitaria cittadina. L’episodio si è verificato sabato all’ospedale di Marcianise e a renderlo pubblico è stato il marito di una donna che dopo essere incappato in un infortunio si è recata all’ospedale di Marcianise. Una volta giunta al pronto soccorso, essendo impossibilitata a deambulare normalmente per via dell’infortunio che le era accorso (una frattura ad un metatarso del piede sinistro) uno degli addetti alla struttura sanitaria per accompagnare la paziente nella zona in cui dovevano applicarle una ingessatura l’ha fatta adagiare su di una sedia a rotelle. Appena dopo lei e il marito si sono accorti non soltanto delle condizioni precarie e malconce in cui versava la sedia ma delle visibili tracce di sangue mai pulite presenti su di un bracciolo tra l’altro rotto e tenuto al suo posto alla meno peggio. In pratica una parte del bracciolo era caduta e mancava e per evitare che l’utilizzatore della sedia si ferisse contro la parte in ferro della sedia qualcuno aveva pensato di avvolgere intorno allo spuntone di ferro una benda di stoffa che evidentemente si era poi intrisa di sangue dopo che qualche ferito l’aveva utilizzata. Proprio su quella sedia è stata fatta ‘accomodare’ la donna per essere condotta nel locale per la visita e la medicazione con l’applicazione del gesso che dovrà portare per qualche tempo. Tra l’altro anche a prima vista la seia a rotelle era completamente fuori da ogni norma, anche il bracciolo destro era mancante per metà, senza la prevista imbottitura ed era stato adeguato alla meno peggio con un’altra benda di stoffa. Il marito della donna appena dopo aver realizzato la situazione in un si trovava con sua moglie ha pensato in primo luogo di aderire alle cure proposte vista la condizione in cui si trovava la signora e successivamente ha reso noto l’episodio che ripropone la condizione in cui versa parte della sanità campana che non riesce a garantire un minimo di efficienza in reparti e servizi che invece so0no nevralgici per il suo funzionamento.

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