NAPOLI – La calma apparente che si respira a Secondigliano in queste settimane potrebbe avere vita breve, visto che nel quartiere è tornato uno degli elementi di spicco della criminalità organizzata della periferia Nord di Napoli. Scarcerato Salvatore Petriccione jr, figlio di Salvatore Petriccione, detto ‘Totore O’ Marenar’, fondatore del gruppo che contribuì alla sanguinosa faida di camorra degli inizi degli anni 2000 con uccisioni a cadenza quotidiana. Il 24enne venne arrestato quattro anni fa per il pestaggio di un giovane di Melito per una ragazza contesa. Il rampollo della Vanella Grassi decise che l’affronto nei suoi confronti andava lavato col sangue. Con sentenza del 21 dicembre 2023 la Corte di Appello di Napoli, confermò la sentenza emessa nei confronti di Salvatore Junior, mantenendo la misura della custodia in carcere, in quanto persona di spiccata pericolosità sociale e figlio del fondatore del clan, in cui confluirono negli anni di piombo, i cosiddetti ‘girati’. Salvatore Petriccione (senior) è attualmente detenuto al 41bis. Tornando al figlio, il 24enne, grazie al ricorso presentato dal suo avvocato di fiducia Antonio Iorio, ha ottenuto la sostituzione della misura cautelare in carcere con gli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Secondigliano, che si trova proprio nel covo della Vanella Grassi. La Suprema Corte ha condiviso le argomentazioni difensive del legale di Salvatore Petriccione jr e ha annullato senza rinvio la sentenza emessa poco meno di 9 mesi fa dalla Corte di Appello di Napoli e impugnata dall’avvocato Iorio.