NAPOLI – La storia emersa durante le indagini degli uomini della Squadra Mobile di Napoli guidati dal capo Giovanni Leuci ha dell’incredibile. Beghe familiari di vecchia data stavano per costare la vita a un parente acquisito. In pratica il 20 maggio 2023 una coppia di coniugi venne aggredita dai cugini della donna nei pressi della propria abitazione al Rione Amicizia. Ad avere la peggio fu l’uomo, accoltellato al ventre e colpito al petto con una martellata. La moglie, invece, fu ferita al volto con un martello. La gravità delle ferite costrinsero l’uomo al ricovero al Cto, dove venne sottoposto a intervento chirurgico che gli salvò la vita. Agli uomini della Squadra Mobile intervenuti su sollecitazione dei medici del presidio dei Colli Aminei, la vittima fu evasiva per quanto riguarda la descrizione di chi l’aveva assalita sotto casa. A fornire agli investigatori i dettagli essenziali che hanno portato all’arresto dei due presunti responsabili dell’aggressione fu la moglie. La donna raccontò che nonostante gli aggressori avessero il volto coperto da casco integrale, riuscì a riconoscere i due cugini, i quali si portarono – secondo il racconto di una delle due vittime del raid – nei pressi dell’abitazione dei coniugi a in sella a due scooter accompagnati da altri due uomini, che sono ancora in fase di identificazione. I due indagati si scagliarono subito contro il marito della donna e poi contro la cugina. La donna raccontò che alla base dell’aggressione ci sono vecchie ruggini familiari, scoppiate tra la madre della vittima, la sorella (madre dei due arrestati) e la madre di entrambe (la nonna della donna ferita). I rapporti si incrinarono ancora di più quando i due coniugi aggrediti declinarono l’invito al matrimonio di uno degli indagati, ovvero Salvatore Imparato, celebrato l’1 dicembre 2022. Il 27enne è stato arrestato insieme al fratello Raffaele Imparato di 35 anni. Portati in carcere, i due difesi dall’avvocato Luigi Poziello del foro di Napoli Nord, devono rispondere di tentato omicidio e lesioni gravi.