Napoli. Negozio di autoricambi a fuoco per ottenere 500mila euro e 3 case: presi 5 degli Abbinante. Il sesto è irreperibile

NAPOLI – Inferto un duro colpo al clan Abbinante. Stamattina, gli uomini della Squadra Mobile guidati dal capo Giovanni Leuci e dal vice questore Giuseppe Sasso hanno arrestato cinque uomini ritenuti affiliati al clan. Il blitz è stato portato a termine a Napoli e a Torre del Greco. Sono stati spediti in carcere Francesco Abbinante, 36enne figlio del boss Antonio Abbinante, Donato Cacace, 30enne, Maurizio Cicala, 21enne, Luigi Estatico, 21enne e Renato Pugliese di 38 anni. Cicala ed Estatico sono difesi dall’avvocato Giuseppe Perfetto. Stamattina l’ordinanza sarebbe dovuta essere notificata anche a Francesco Pio Esposito, ma il 22enne risulta irreperibile. Gli investigatori sono sulle sue tracce. Gli indagati rispondono a vario titolo di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Sembrerebbe che i destinatari del provvedimento cautelare, avvalendosi della forza intimidatrice, derivante dalla vicinanza al gruppo criminale degli Abbinante – notoriamente attivo nel quartiere di Scampia – avrebbero richiesto ai titolari di un negozio di autoricambi di Qualiano somme di denaro per un ammontare di 500mila euro oltre a tre appartamenti. Tali minacce estorsive si sarebbero protratte per circa sei mesi e sarebbero culminate nell’incendio doloso dei locali dell’esercizio commerciale. Sempre secondo le accuse, nel corso dell’operazione, condotta dagli uomini della Squadra Mobile con l’ausilio degli agenti di polizia del Commissariato Scampia, sarebbero state sequestrate anche due pistole con relativo munizionamento, rinvenute nell’abitazione di uno degli indagati.

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