San Francesco di Paola, chiesa martirizzata dai vandali

napoli (Renato Casella) – La città è invasa dai turisti, ma troppi luoghi importanti sono abbandonati al degrado. Il parroco della basilica di San Francesco di Paola don Mario Savarese segnala una volta di più le condizioni del colonnato. Rifiuti, tracce di escrementi, scritte blasfeme (c’è anche lo schizzo di una testa di diavolo): un bruttissimo biglietto da visita per chi fa un giro in piazza Plebiscito o si avvicina alla basilica neoclassica. Fra i fedeli, nota il sacerdote, c’è “tanta sofferenza: un luogo in vista e importante della città è ridotto in questo stato e nessuno interviene. In questi giorni del G7 c’è stato un percorso obbligato per la gente fra escrementi, spazzatura e cattivi odori. Sono state fatte tante segnalazioni, perché nessuno interviene?” Eugenio Montefusco, residente della zona, aggiunge che “il parroco si è rivolto alle forze dell’ordine e al prefetto, ma il degrado prevale. A piazza Carolina abbiamo trovato pace perché è arrivato il procuratore Gratteri e sono stati tolti gli scooter. Speriamo che qualcuno prenda a cuore questa città: ci sono tante persone che soffrono e vivono sotto i portici e questo non avviene in nessuna città d’Italia”. A evidenziare il problema anche il docente ed ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, un habitué della basilica. Così come Alfredo Di Domenico chiede interventi per risolvere la situazione.
“Con l’Associazione marinai d’Italia – dice il cavalier Antonio Nettuno – siamo stati ospitati da padre Mario per l’allestimento di mostre e i visitatori sono rimasti sorpresi dal contrasto fra la bellezza dei monumenti e la bruttezza del degrado”.
“Questo è un colonnato stupendo – osservano due turisti fiorentini – ma le sue condizioni fanno schifo perché ci sono imbecilli che scrivono sulle colonne: dovrebbero essere costretti a ripagare i danni. E gli amministratori comunali dovrebbero venire a vedere cosa succede”. Per una coppia di turisti canadesi “le scritte sulle colonne sono molto tristi da vedere. Forse servirebbero dei volontari per sorvegliare”.
Gli atti vandalici contro i monumenti sono “un fenomeno mondiale – osserva un turista argentino – ma non va bene e mi dispiace molto”.
“E’ una vergogna – è il lapidario giudizio di due visitatori francesi – per queste belle colonne antiche. Bisogna salvare il patrimonio di Napoli”.
“E’ un’indecenza che questo accada in una chiesa importante in centro – dice la signora Anna – i nostri dirigenti vedono oppure non servono a niente?”.
E dopo una riunione in Prefettura è emersa la necessità di interdire per la durata di 5 giorni, a partire da oggi, il transito in via San Gregorio Armeno per consentire la realizzazione, su incarico della Soprintendenza Archeologica Belle Arti, di un intervento urgente di messa in sicurezza della facciata del complesso monumentale dell’omonimo Chiostro.

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