NAPOLI (Anastasia Leonardo) – In Campania solo un edificio su dieci dispone del certificato di collaudo statico e quello di agibilità, nettamente migliore la situazione per la prevenzione incendi con sei edifici su dieci che ne sono in possesso. A fare il punto è il nuovo rapporto nazionale Ecosistema Scuola di Legambiente, giunto alla XXIV edizione e presentato ieri a Napoli. Da evidenziare come, a fronte di 470 edifici posti in zona sismica 1 o 2, solo 71 (il 15,%) risultano progettati o adeguati alla normativa tecnica di costruzione antisismica. Sul fronte manutenzione straordinaria gli edifici in cui si è intervenuti negli ultimi 5 anni sono il 69,3%, tuttavia non si è riusciti a soddisfare tutte le necessità visto che il 71% necessita ancora di interventi urgenti. Inoltre solo nel 33% degli edifici sono state effettuate indagini diagnostiche sui solai.
Il report Ecosistema Scuola, che raccoglie i dati 2023 dei cinque capoluoghi della Campania, riguarda 470 edifici scolastici di loro competenza, tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, frequentati da una popolazione di oltre 107mila studenti. “Obiettivo della nostra indagine annuale – ha commentato Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania – è garantire scuole di qualità e sicure a tutte le ragazze e i ragazzi ma, ancora una volta, i dati per la Campania sono chiari: a pesare sullo stato di salute degli edifici scolastici sono soprattutto i ritardi che si registrano sul fronte della sicurezza Un’emergenza ormai cronica con ritardi su digitalizzazione, trasporti, ed efficienza energetica e in questo quadro l’autonomia differenziata rischia di non aiutare la scuola legittima ambizione, obiettivo del PNRR e di molti governi del passato, di realizzare una nuova generazione di edifici scolastici che rispondessero alle esigenze educative, climatico-ambientali, sociali delle giovani generazioni, procede con molta lentezza Sicurezza e sostenibilità – ha concluso – sono le parole chiave per progettare il futuro del cantiere scuola, gli obiettivi da cui puntare per garantire la qualità e la vivibilità necessaria a favorire processi di formazione moderni in edifici sicuri”.
Entrando nel dettaglio dell’indagine di Legambiente, i dati sulle certificazioni ci restituiscono una situazione a livello regionale con poca luce e tante ombre, visto che ancora oggi solo l’11% degli edifici dispone del certificato di agibilità e il 12% di collaudo statico. Diversa la tendenza che emerge dai dati sulle certificazioni di prevenzione incendi, di cui ne sono mediamente in possesso il 62,1% e oltre il 76% degli edifici per quanto riguarda la presenza di accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche. Gli interventi di messa in sicurezza dei solai sono stati realizzati mediamente sul 12,9% degli edifici. Solai ma non solo, in generale gli edifici scolastici che necessitano di interventi di manutenzione urgenti sono ben sette su dieci (71,4%). Nella regione del bradisismo e del rischio Vesuvio, a fronte di 470 edifici posti in zona sismica 1 o 2, solo 71 (15,%) risultano conformi o adeguati alla normativa tecnica di costruzione antisismica.
Negli ultimi 5 anni, a livello regionale, il 75% delle amministrazioni dichiara di aver realizzato interventi di adeguamento sismico, a tuttavia beneficio di un esiguo 1,4% di edifici e questo dato indica che le amministrazioni, pur recependo in larga misura la necessità di intervenire, sono in grado di farlo su un numero molto esiguo di edifici.
Per Napoli l’indagine ha riguardato 208 edifici scolastici per una popolazione di circa 24 mila ragazzi. Il 53% degli edifici indagati sono in possesso della verifica di vulnerabilità sismica. Solo 11 scuole sono in possesso del certificato di agibilità, otto quello di collaudo statico. Su 130 edifici che per legge devono avere il certificato di prevenzione incendi meno della metà ne sono in possesso. Negli ultimi cinque anni su 68 edifici sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai e in 20 sono stati realizzati interventi di messa in sicurezza. Sono 141 gli edifici che hanno goduto, negli ultimi cinque anni, di interventi di manutenzione straordinaria mentre sono 127 quelli che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria per adeguamento alle norme ed eliminazione rischi, 97 riguardano interventi impiantistica, 72 adeguamento prevenzione incendio e 15 per dissesto statico. In 126 edifici di pratica la raccolta differenziata, 125 quelli coperti dal servizio di mensa scolastica, in 107 punti serviti da mensa scolastica si servono prodotti biologici con recupero del cibo non utilizzato donato ad organizzazione non profit. Solo nove gli edifici che utilizzano fonti rinnovabili (solare termico e solare fotovoltaico).
Dall’analisi dei dati sull’efficienza energetica emerge con chiarezza che c’è ancora molto da fare per rendere le scuole della Campania efficienti dal punto di vista energetico. Seppure le amministrazioni che dichiarano di aver realizzato interventi di efficienza energetica negli ultimi 5 anni sono 66,7%, questi sono andati a beneficio solo del 2,2% delle scuole.
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