Travolto da un mezzo meccanico. Operaio muore al porto di Napoli

E’ la seconda vittima nel 2024, a marzo perse la vita un marittimo

NAPOLI – La strage continua. Al porto di Napoli è già il secondo incidente mortare sul lavoro. Questa volta a perdere la vita è stato un lavoratore della Magazzini Generali Spa, Antonio Nazzaro, di 60 anni, travolto da un mezzo meccanico. Il fatto è avvenuto ieri mattina tra le 12 e le 12.30. A dare la notizia, in una nota, la segreteria Filt Cgil Napoli e Campania. “Siamo in attesa che gli organi preposti facciano chiarezza sulla dinamica. Certo è – dice nella nota il segretario generale Filt Cgil Napoli e Campania, Angelo Lustro – che non si può morire lavorando. L’ennesima tragedia che colpisce i lavoratori portuali del porto di Napoli, ma anche di Salerno e Castellammare di Stabia.

Tragedie che non possono e non debbono accadere in un Paese civile come il nostro. Occorre intervenire maggiormente con la prevenzione, il rispetto delle regole, con una maggiore formazione, adeguati strumenti tecnologici e soprattutto con una cultura della sicurezza che va messa al primo posto, per evitare che possano accadere sciagure come questa di oggi. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto fondamentale e irrinunciabile. Riteniamo necessari ed urgenti atti ed interventi concreti da parte di tutti i soggetti che operano nel sistema portuale, perché il lavoro non può e non deve significare morte”. A marzo aveva perso la vita un marinaio siciliano di 45 anni, Gaspare Davì.

Ad ucciderlo un mezzo pesante utilizzato nella movimentazione della merce durante le operazioni di carico e scarico del traghetto sul quale lavorava. Pochi mesi dopo un’altra morta, altro dolore, altro sconcerto. “Proprio l’altro giorno con Cgil e Uil abbiamo firmato un Protocollo sulla sicurezza con il Comune di Napoli per la salvaguardia dei lavoratori impegnati nei cantieri di lavoro. Crediamo che le parole non servono più di fronte a queste tragedie. Siamo tutti chiamati ad impegnarci per porre fine alla strage quotidiana che non è degna di un Paese civile”.

E’ quanto afferma Melicia Comberiati, segretaria generale della Cisl di Napoli. Lo stesso Comune si è fatto sentire: “Questo evento ci colpisce nel profondo e ci ricorda con forza l’importanza della sicurezza negli ambienti di lavoro – ha affermato l’assessora Chiara Marciani – il Protocollo d’Intesa, siglato venerdì dal Sindaco con le Organizzazioni Sindacali, ribadisce l’impegno quotidiano dell’Amministrazione comunale a garantire che ogni lavoratore possa prestare la propria attività in un ambiente sicuro e protetto, affinché tragedie come queste non si ripetano mai più. In questo momento di dolore tutta la nostra solidarietà va alla famiglia di Antonio e ai suoi cari”.

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