Milano, 5 mag. (LaPresse) – Lo straripamento di fiumi e torrenti per la pioggia incessante hanno spazzato via alcune strade rurali nelle campagne sarde dove la bomba d’acqua di Fluminimaggiore ha isolato anche diversi allevamenti con difficoltà per i pastori a raggiungere le greggi di pecore a causa del percorso ostruito dall’acqua. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata di maltempo in Sardegna dove campi di verdure e ortaggi nel Nord, nel Basso Oristanese e Campidano sono stati allagati e il grano steso al suolo i ma danni si contano anche per il foraggio che dopo tre giorni di acqua intensa rischia di andare perduto.
“La viabilità rurale è praticamente inesistente – racconta il giovane pastore Mattia Montalbano -. Ancora oggi stiamo andando a piedi in ovile. La difficoltà si ha soprattutto per gli allevatori di capre che hanno le aziende in montagna. Siamo arrivati in ritardo in ovile per mungere, ed il latte qualcuno lo ha trasformato e altri lo stanno refrigerando in attesa di rattoppare le strade”. Oltre agli allevatori anche qualche aziende orticola ha subito dei danni per la bomba d’acqua che ha sommerso le colture.
“Le recinzioni sono state travolte dall’acqua – continua Montalbano -. Inoltre si sono rotte le condutture dell’acqua del Consorzio di bonifica”. L’ultima ondata di maltempo ha investito la Sardegna in un 2018 dal clima impazzito che dall’inizio anno ha già provocato danni all’agricoltura italiana per oltre 400 milioni di euro. L’andamento anomalo di quest’anno conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio – conclude la Coldiretti – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.