La rapina, il pestaggio al pub e lo spaccio di droga: il profilo di D’Antonio che allarma il Litorale

I timori di un suo complice confidati alla polizia: “È capace di tutto”

CASTELVOLTURNO – Si celebrerà domani l’udienza di convalida per Salvatore D’Antonio, 20enne, Emmanuel Nocera, 18enne, Junior Roberto Ewusajoe, 23enne, e Luca Iannilli, 25enne, tutti di Destra Volturno. I quattro, assistiti dai legali Ferdinando Letizia, Gianluca Esposito e Antonio Veltre, sono finiti in carcere con l’accusa di aver partecipato, con ruoli diversi, alla rapina alla GoldBet di via Vittorio Emanuele II andata in scena il primo settembre scorso. L’indagine condotta dalla Squadra mobile di Caserta e dal commissariato di Castel Volturno ha portato il pubblico ministero Annalisa Imparato a emettere il decreto di fermo per i quattro giovani, che ora sarà esaminato dall’ufficio Gip del Tribunale di S. Maria Capua Vetere.

Indagando sulla rapina alla GoldBet di via Vittorio Emanuele II, consumatasi lo scorso primo settembre, gli investigatori sono riusciti a tracciare quello che ritengono essere il pericoloso profilo criminale di Salvatore D’Antonio. Alcuni degli elementi utilizzati dai poliziotti per delinearlo sono stati forniti da Emmanuel Nocera. Chi è? Il giovane che lavorava proprio presso la sala scommesse assaltata e che avrebbe fatto da basista dando informazioni agli esecutori del raid (ricevendo in cambio 450 euro e dell’hashish). Nocera, in fase di indagini, ha confessato ai agli agenti che il 31 agosto scorso aveva dato notizie sulla sede per organizzare il colpo a D’Antonio.

L’aver fornito questi input agli investigatori (l’aver confessato sostanzialmente la propria partecipazione al reato) preoccupava molto Nocera. Per quale ragione? Perché, secondo lui, D’Antonio, che aveva tirato in ballo, era capace di fare qualsiasi cosa. Insomma, temeva una reazione violente 20enne. A supporto di questo timore, gli investigatori hanno comunicato alla Procura un’aggressione di cui proprio D’Antonio si sarebbe reso protagonista, avvenuta nei pressi del pub Dangy’s domenica scorsa. Insieme ad altri soggetti picchiò un 28enne napoletano, causandogli la frattura del naso, episodio denunciato al locale commissariato di polizia. Prima di malmenarlo, D’Antonio alla vittima avrebbe diretto esplicitate minacce, arrogandosi, secondo gli investigatori, il ‘predominio’ a Castel Volturno. A completare le ipotizzate skills criminali del 20enne c’è anche l’ombra della droga. D’Antonio è stato indicato sempre da Nocera come fornitore di sostanze stupefacenti, circostanza in relazione alla quale, almeno per quanto è a nostra conoscenza, non è indagato.

Tornando all’accusa di rapina, i quattro finiti cautelativamente in carcere sono da considerare innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile.

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