Strazio al funerale dell’avvocato Gennaro Romano, volato in cielo ad appena 36 anni. Questa mattina alle 12 la Chiesa di San Pietro si è inondata di familiari, amici, conoscenti e semplici cittadini che hanno voluto tributare l’ultimo saluto ad una persona perbene prima ancora che professionista forense. Perché questo è quello che si percepiva da Gennaro, o Gennarino, come tutti erano abituati a chiamarlo affettuosamente.
Amici da tutt’Italia ed anche dall’estero hanno preso il primo treno od il primo aereo per non mancare all’ultimo saluto dell’amico di tutti, che nei diversi contesti di cui faceva parte era stimato per la sua voglia di stare insieme, divertirsi e condividere ogni esperienza, anche le più spericolate, con il sorriso sulla bocca e con il sesto senso che qualsiasi avventura sarebbe finita nel verso giusto. Amici del rione Ventrone dove abitava, amici delle scuole, amici del Liceo Classico, amici del Central Park, amici dello Schwarzwald, amici della sua passione per la musica, amici del Foro: un’intera generazione di ragazzi sammaritani ed anche casertani erano presenti sia all’interno che all’esterno della parrocchia ubicata nel centro storico di Santa Maria Capua Vetere.
La famiglia, composta dall’adorata madre e dal fratello Ugo, è stata abbracciata dall’affetto di tante persone che, lacrime agli occhi, hanno voluto bene e continueranno a voler bene Gennaro. O per meglio dire “l’avvocato”, quella professione che ha ereditato dal papà Giuseppe (volato in cielo a dicembre scorso) e che ha condotto con grande dedizione sin dopo aver conseguito la Laurea in Giurisprudenza. In ufficio ed in aula di Tribunale, con giacca, cravatta e toga indossati, il suo sguardo era quello della serietà, dell’abnegazione, del lavoro da svolgere in maniera impeccabile: unico modo per far risaltare il proprio nome in un Foro pieno di colleghi e, soprattutto, avere la coscienza apposto. Perché quella è stata, sempre, la sua priorità.
Toccanti le parole del sacerdote che ha officiato le esequie, riservate ad una persona perbene che si è fatta apprezzare in vita ed adesso lascia un vuoto incolmabile in quanti lo conoscevano. Ma lui così non avrebbe voluto, ti avrebbe guardato con il sorriso e ti avrebbe abbracciato. Perché lui era così e questo è il ricordo che vorrebbe impresso nella mente di tutti.
Hey ho, let’s go Gennaro.
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