NAPOLI – Svolta nelle indagini sul sequestro del figlio di un imprenditore a Mergellina.
La squadra mobile cerca il boss Nicola Rullo. Gli agenti della questura lo hanno cercato al Borgo Sant’Antonio Abate e non lo hanno trovato. Hanno inviato alla Procura un verbale di vane ricerche: al momento risulta irreperibile. Non solo. Dagli uffici della questura in via Medina fanno sapere che oltre a Rullo, sono irreperibili altre due persone. Vediamo i fatti contestati dalle forze dell’ordine. Il gruppo avrebbe condotto il figlio di un armatore in un’abitazione in via Don Bosco. Qui l’uomo sarebbe stato malmenato. Intanto è stato contattato il padre, accompagnato anche lui nell’edificio in via Don Bosco. Sempre secondo la ricostruzione della Mobile, avrebbero preteso del denaro dal padre. Subito dopo sono scattate le indagini lampo dei poliziotti della questura, che hanno individuato l’appartamento in via Don Bosco. Nel frattempo il figlio dell’armatore era stato abbandonato davanti al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, dove è stato soccorso e medicato.
Gli agenti hanno raccolto i primi elementi per le indagini e in poche ore hanno chiuso il cerchio.
Al momento tre persone sono irreperibili, tra cui Nicola Rullo, considerato dagli inquirenti ai vertici dei Contini. Rullo era stato scarcerato ad agosto, i giudici avevano accolto le argomentazioni dei suoi difensori, i penalisti Domenico Dello Iacono e Andrea Imperato e avevano concesso una corposa riduzione per cumulo della pena. Ma torniamo ai fatti di oggi. Secondo le forze dell’ordine è stato un rapimento in piena regola. Il figlio dell’imprenditore è stato tenuto segregato per circa dodici ore, prima di essere rilasciato davanti all’ospedale Fatebenefratelli.
Gli agenti della squadra mobile sono partiti dalle testimonianze e dal sopralluogo nell’appartamento alle spalle di via Don Bosco. Adesso sono stati individuati i presunti responsabili: tre persone sono ricercate dalle forze dell’ordine. La Procura vuole fare in fretta e chiudere le indagini nelle prossime ore.
La storia del sequestro del figlio dell’armatore che gestisce i posti barca a Mergellina, era stata anticipata da Cronache pochi giorni fa.
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