Secondo l’accusa, sapeva che la Procura di Santa Maria Capua Vetere aveva puntato i riflettori su di lui. E a fornirgli questa soffiata, sostengono gli inquirenti sammaritani, sarebbe stato un finanziere. Si tratta di un finanziere originario di Grazzanise.
Il militare della guardia di finanza è in servizio presso gli uffici della Procura. I pm Giacomo Urbano e Gerardina Cozzolino ipotizzano che il finanziere abbia sfruttato il suo ruolo per informare il presidente della Provincia di Caserta dell’interesse dei magistrati nei suoi confronti.
Per questa presunta fuga di notizie risulta indagato anche un imprenditore e assessore al Comune di Grazzanise. L’uomo d’affari ha ricevuto questa mattina la visita dei carabinieri, come è accaduto al finanziere, che gli hanno sequestrato il telefono.
Logicamente finanziere e assessore sono da ritenere innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile. Non è da escludere che il prosieguo dell’attività investigativa condotta dalla Procura diretta da Pierpaolo Bruni, volta inevitabilmente a rendere sereno e limpido anche il lavoro all’intero dei suoi uffici, dimostri la loro estraneità ai fatti contestati.
