De Micco-De Martino spalle al muro, piazze aperte senza il consenso del clan

NAPOLI – I carabinieri della Tenenza di Cercola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della procura Ordinaria di Napoli, nei confronti di Salvatore Pace. Il 49enne di Ponticelli è gravemente indiziato del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Le indagini, svolte dai militari dell’Arma di Cercola sotto il coordinamento della Procura Ordinaria di Napoli, hanno avuto inizio a seguito di un controllo di polizia avvenuto nel quartiere Caravita di Cercola nel febbraio 2024, quando i militari hanno rinvenuto nella disponibilità di un individuo una dose di cocaina, che dagli elementi raccolti è risultata essere stata acquistata poco prima dall’indagato. La medesima circostanza veniva accertata in altre due occasioni di spaccio, nelle quali i carabinieri dell’Arma, dopo aver identificato alcuni acquirenti, riuscivano a dimostrare la riconducibilità dell’azione delittuosa allo stesso indagato.
Le ulteriori e più approfondite attività investigative, svolte tempestivamente, hanno consentito di acquisire elementi probatori gravemente indizianti in ordine alla riconducibilità delle condotte oggetto di contestazione al 50enne che, avvalendosi della collaborazione di “vedette” collocate lungo il perimetro della sua abitazione, aveva messo in piedi, secondo le accuse, una fiorente attività di spaccio al dettaglio, aperta a qualsiasi ora del giorno e della notte, nel quartiere Ponticelli nella periferia Est di Napoli. Non essendoci elementi sufficienti per legare il nome di Salvatore Pace ai clan attivi nel quartiere, non è escluso che l’indagato abbia aperto la piazza di spaccio, come accusa la Procura, senza il consenso della criminalità organizzata. Nel caso la circostanza venisse confermata, ci sarebbe un’ulteriore conferma del fatto che in questo momento Ponticelli può diventare terra di conquista, anche perché le cosche attive sul territorio devono fare i conti con i colpi assestati dallo Stato. Nelle ultime settimane, infatti, sono stati arrestati capi e gregari dei De Micco-De Martino. E’ possibile che qualcuno ne stia già approfittando.
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