MARCIANISE- La polizia venerdì mattina si è recata in Comune per acquisire documentazione relativa al procedimento amministrativo per una casa alloggio per disagiati psichici a Capodrise. Gli agenti del Commissariato di polizia di Marcianise si sono recati nel settore Servizi sociali dell’ambito C5 per farsi consegnare alcuni atti mancanti nel procedimento scaturito dopo la sospensione del centro affidato ad una cooperativa per irregolarità nella conduzione della struttura e di natura amministrativa. Una sospensione di 4 mesi con relativa sanzione a cui ha fatto seguito la riapertura della struttura lo scorso settembre. Fu proprio l’ufficio di piano dell’ambito coordinato dalla dirigente comunale Franca Nubifero, deputato all’autorizzazione e ai controlli sul funzionamento a decidere, con un decreto di chiusura, lo stop al funzionamento della struttura. La cooperativa propose ricorso al Tar che effettivamente concesse la sospensiva del provvedimento di chiusura emesso dall’ufficio di piano.
L’avvocato difensore della cooperativa chiese dunque un nuovo sopralluogo dell’ufficio dell’ambito C5 da cui emerse come le irregolarità erano state sanate anche se il centro era nel frattempo vuoto. In seguito a tale sopralluogo il centro ha ripreso a funzionare ma la polizia di ciò che era accaduto dopo la decisione del Tar non era stata informata. Proprio per chiudere il cerchio della vicenda si rendeva necessaria l’acquisizione della documentazione che autorizzasse il centro al funzionamento. E quegli atti l’altro ieri mattina gli agenti se li sono fatti consegnare dagli uffici dell’ambito. Cinque agenti si sono portati nella casa comunale e in collegamento con la dirigente Nubifero, assente in quel momento dalla sede, unitamente alle assistenti sociali hanno reperito i file nel computer da mettere a disposizione degli agenti del Commissariato per completare la procedura.
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