NAPOLI – Omicidio di Emanuele Tufano nel quartiere Mercato. Domani la Procura conferirà l’incarico per l’autopsia e da qui spera possa arrivare la svolta nelle indagini. Dopo uno slancio iniziale con l’individuazione dei presunti responsabili, si sono quasi arenate.
Gli accertamenti tecnici saranno svolti presso la Procura al Centro direzionale.
Al momento un 17enne, A. P., e un 15enne, F. A., del quartiere Mercato, sono accusati di detenzione di armi, ma non di omicidio. Secondo gli inquirenti, giovedì notte erano armati in vico Carminiello al Mercato. Ma non ci sono elementi a sufficienza per ritenere che avessero sparato contro il quindicenne del rione Sanità. Sei minorenni sono stati fermati, ascoltati e rilasciati poco dopo. Indagati a piede libero. Sequestrate cinque pistole: armi che nascono a salve, per essere trasformate nei laboratori nascosti nei vicoli.
Secondo la questura, in quel momento Tufano era con amici in scooter: tentavano di allontanarsi da piazza Mercato il più in fretta possibile, inseguiti da altri ragazzi in moto armati di pistola. Esplosi almeno venti colpi di pistola, che avevano infranto i finestrini delle auto in sosta e le vetrine dei negozi. Una pallottola aveva colpito Tufano alla schiena.
In poche ore la squadra mobile ha individuato i ragazzi armati, che erano in strada in quel momento. Ma non hanno individuato chi di questi ha sparato il proiettile che ha colpito il 15enne alla schiena. I due minorenni indagati per detenzione di armi sono incensurati come la vittima.
Tufano era uno studente. La mattina studiava e nel pomeriggio lavorava come apprendista meccanico. Dopo aver frequentato l’istituto Isabella d’Este Caracciolo, si era iscritto all’istituto superiore Della Porta, dove stava frequentando le lezioni in maniera assidua fin dall’inizio dell’anno. Una famiglia di ristoratori, persone per bene.
Un drappo nero è stato appeso a un albero, a terra un mazzo di fiori con la scritta “resterai per sempre nei nostri cuori”. E’ l’omaggio che un gruppo del rione Sanità e i compagni di classe hanno tributato a Emanuele Tufano.
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