Torre Annunziata, traffico internazionale di droga: il capo va ai domiciliari

TORRE ANNUNZIATA – Il tribunale del Riesame di Napoli ha concesso gli arresti domiciliari a Giuseppe Panariello, condividendo la tesi difensiva dell’assenza di attualità delle esigenze cautelari. Così il difensore di fiducia di Panariello, l’avvocato Antonio Iorio del foro di Torre Annunziata, ha convinto i giudici del Tribunale del Riesame di Napoli che hanno quindi concesso una misura meno restrittiva a Panariello nonostante il recente arresto su ordine della Dda partenopea per essere ritenuto a casa di una associazione dedita al traffico internazionale di droga.
L’operazione arriva al termine delle indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Napoli, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico), e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (pm Ida Teresi e Alessandra Converso).
Nel corso delle indagini, durata circa 2 anni tra Napoli e Torre Annunziata dal 2021 al 2022, sette persone sono state arrestate in flagranza di reato e sono stati sequestrati quasi un quintale di stupefacente, tra cocaina e hashish, una pistola con matricola abrasa, due caricatori, 33 cartucce e oltre 820 mila euro in contanti.
Nonostante quindi la grave imputazione di cui all’articolo 74 comma 1 del DPR 309/90, torna quindi ai domiciliari Giuseppe Panariello, ritenuto a capo del sodalizio.

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