Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime delle piogge torrenziali che si sono abbattute sulla provincia di Valencia. Sono almeno 70 i morti certificati. Lo si apprende dal Centro di Coordinamento delle Emergenze, Cecopi che specifica come il bilancio sia ancora provvisorio, ed elaborato sulla base delle informazioni ricevute dalle diverse forze e organismi di sicurezza e di emergenza. Il presidente della Comunità Valenciana Carlos Mazón non ha ancora confermato i dati ma ha riconosciuto che è stata attivata la procedura per i casi di “vittime multiple”. Inoltre, continuano le ricerche delle persone scomparse. Il presidente della Repubblica italiano Sergio Mattarella ha detto che segue “con preoccupazione” quanto sta accadendo a Valencia.
Fra le vittime ci sarebbero anche quattro bambini secondo El Pais che cita fonti della Guardia Civil. Almeno altre sei persone risulterebbero disperse nella città di Letur nell’area di Albacete.
L’emergenza causata dalle piogge torrenziali in Spagna “continua”, per questo “chiedo ai cittadini e alle cittadine di non abbassare guardia”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in una dichiarazione dal Palazzo della Moncloa. “Ancora non possiamo dare per concluso questo devastante episodio”, ha aggiunto il leader, ricordando che in Andalusia e nella Comunità Valenciana è attiva l’allerta arancione, e in altre regioni l’allerta gialla. “Chiedo ai residenti” di questi territori “precauzione” e il rispetto delle “misure di sicurezza”.
Tra le vittime delle piogge torrenziali che hanno colpito la Spagna ci sono almeno due bambini e due neonati, secondo quanto riferisce la radio tv pubblica Rtve. I corpi senza vita di due bambini e un neonato sono stati recuperati insieme a quelli dei genitori a Torrent, nella provincia di Valencia, mentre il corpo di un altro bebé é stato trovato a Paiporta, sempre nella provincia di Valencia.
(La Presse)