Quattro arresti per l’omicidio del sindaco Angelo Vassallo. Tra i destinatari della misura il colonnello Cagnazzo

Sono stati eseguiti quattro arresti nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ucciso nel 2010. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare figurano l’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, il collaboratore di giustizia Romolo Ridosso, figlio di un boss del clan Loreto-Ridosso di Scafati, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e l’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi.

Le misure cautelari sono state eseguite dal Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dei carabinieri di Roma. Fabio Cagnazzo, colonnello dei carabinieri, è noto per il suo impegno nelle indagini contro i più potenti clan di camorra di Napoli e provincia quando era a capo della compagnia di Castello di Cisterna. Successivamente, aveva assunto il ruolo di comandante provinciale a Frosinone ed era sotto inchiesta da circa un anno e mezzo per la morte di Vassallo.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il movente dell’omicidio sarebbe legato alla scoperta, da parte di Vassallo, di un traffico di stupefacenti collegato a circuiti camorristici che vedevano coinvolti anche alcuni esponenti dell’Arma. Prima di poter formalizzare la denuncia, Vassallo aveva confidato le informazioni sull’attività illecita all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, con l’intenzione di riferirle a un carabiniere di fiducia dello stesso Greco. Tuttavia, Vassallo è stato ucciso prima che riuscisse a completare la denuncia.

Cagnazzo è anche accusato di aver intrapreso un’attività di depistaggio delle indagini sull’omicidio, organizzata ancor prima che Vassallo fosse assassinato, secondo quanto emerge dalle indagini.

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