Torre Annunziata. Traffico di droga, scarcerato colonnello dei Contini

Nino Gemignani

TORRE ANNUNZIATA – Tratto in arresto a seguito di applicazione di ordinanza di custodia cautelare in carcere perché ritenuto a capo di una associazione (avente base logistica ed organizzativa in Torre Annunziata) finalizzato al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina, in collaborazione con il clan Contini operante sul territorio napoletano.
Nino Gemignani rischia, secondo l’imputazione mossa nei suoi confronti dalla Dda di Napoli, una condanna ad una pena non inferiore ad anni 20 di reclusione, tenuto conto del ruolo di capo indiscusso del sodalizio dedito al narco-traffico con un affluente rete di acquirenti di grossi quantitativi di cocaina. Ciononostante, a soli 30 giorni di carcere, il gip del tribunale di Napoli, accogliendo la richiesta formulata dall’avvocato Antonio Iorio del Foro di Torre Annunziata (difensore di Gemignani), ha concesso all’indagato la più mite misura degli arresti domicilairi presso un domicilio decontestualizzato, sposando la tesi avallata dal difensore secondo cui, indipendentemente dalla gravità dei reati e dalla pena astrattamente applicabile, il domicilio decontestualizzato consentirebbe di superare la presunzione relativa di adeguatezza della sola custodia in carcere, per impossibilità dell’indagatore di mettere a disposizione del gruppo le proprie energie fisiche e mentali.
L’operazione arriva al termine delle indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Napoli, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico), e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (pm Ida Teresi e Alessandra Converso).
Nel corso delle indagini, durata circa 2 anni tra Napoli e Torre Annunziata dal 2021 al 2022, sette persone sono state arrestate in flagranza di reato e sono stati sequestrati quasi un quintale di stupefacente, tra cocaina e hashish, una pistola con matricola abrasa, due caricatori, 33 cartucce e oltre 820 mila euro in contanti.

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