Scoperto il sistema dei droni nel carcere di Secondigliano. Gli inquirenti tracciano i ruoli, che gli indagati avrebbero avuto: Antonio Salvati si sarebbe occupato del trasporto della droga e dei droni, “addetto all’assistenza logistica e operativa al manovratore del drone”. Nicola Vellucci è stato individuato quale “pilota del drone”. Carmine Casaburi avrebbe “assicurato l’effettiva percezione da parte dei capi e promotori delle somme di denaro provento della cessione nel carcere degli apparecchi”. Giuseppe Effuso sarebbe il procacciatore di telefoni, microtelefoni, schede e altri accessori di telefonia.
Secondo la Procura, l’obiettivo era uno solo: far entrare droga e telefoni cellulari nel carcere di Secondigliano con i droni. Dodici le persone arrestate. La base operativa in via del Cassano, dove abita Rita Pitirollo, che avrebbe autorizzato le singole spedizioni, con il sostegno del figlio Nico Grimaldi, che è detenuto a Secondigliano ed è ritenuto dagli inquirenti un esponente della Vanella Grassi. Gli inquirenti spiegano che durante le indagini hanno puntato i riflettori sulla piazza di spaccio in via del Cassano, nell’appartamento in cui vive Rita Pitirollo.
Le indagini partono dalle telecamere piazzate in via del Cassano e dal campo nomadi, da dove partono i droni. Ciro Petrozzi avrebbe aiutato il gruppo a entrare nel palazzo, da dove partivano i droni con direzione Alta sicurezza. Ecco le misure cautelari. In carcere: Rita Pitirollo, 54 anni, detta la zia, il figlio Nico Grimaldi, 29 anni, sua moglie, Addolorata De Falco, 25 anni. Antonio Salvati, 64 anni. Ciro Petrozzi, 66 anni. Giuseppe Effuso, 63 anni. Anna Cataldo, 56 anni. Nicola Vellucci, 24 anni. Gaetano Grimaldi, 54 anni. Carmine Casaburi, 27 anni. Ai domiciliari Mario Orsi, 54 anni e Rita Scarallo, 34 anni.