KHOST (gen.sca.) – Dodici morti dopo l’ultimo un attentato portato a termine con una bomba a Kost, città afghana che si trova nell’area orientale del paese. Oltre alle vittime sono stati registrati anche 33 feriti. Si è trattato di una bomba. Secondo quanto ha riferito la polizia l’ordigno è esploso all’interno di una Moschea. Ma non si trattava soltanto di un luogo di preghiera. Nella struttura era stata anche allestita una tenda all’interno della quale era stata allestita una postazione per la registrazione degli elettori in attesa della prossima consultazione. Secondo i soccorritori il bilancio potrebbe essere con il passare delle ore, anche più pesante.
Terrorismo, attentato in Afganistan
Quando la bomba è esplosa decine di fedeli erano in preghiera. Malgrado non ci siano state rivendicazioni, le autorità ritengono che il movente del raid sia proprio la presenza, all’interno della struttura della tenda in cui avrebbero dovuto essere svolte le operazioni preliminari all’elezione del prossimo parlamento, il primo che potrebbe insediarsi nel paese dal 2010. Malgrado non ci siano state rivendicazioni, non si esclude che la matrice dell’ennesima strage possa essere di stampo talebano. Sono appunto i fondamentalisti che, da sempre, si sono detti contrari all’espressione del voto. La tensione sul territorio si conferma sempre alta. Appena sei giorni fa, in Afghanistan, è stato registrato un doppio attentato che ha causato la morte di 25 persone. Si è verificato a Kabul. In quel raid a perdere la vita sono stati anche nove reporter.
La pista talebana
La lente è puntata sui fondamentalisti della legge coranica perché si tratta del secondo episodio dopo il 22 aprile (giorno in cui fu registrato nella capitale un attentato suicida che causò una sessantina di morti) in cui viene preso di mira un centro di registrazione elettorale. Andando indietro nel tempo, il 4 gennaio, sempre a Kabul, un attentatore si fece esplodere vicino a una folla di poliziotti e manifestanti. In quell’occasione 13 persone persero la vita, tutti poliziotti, e 25 rimasero feriti. La rivendicazione fu firmata Islamic State.