Il dirigente Schiavone silurato da Caserta contrattacca e denuncia incarichi e assunzioni irregolari

Nel mirino dell’ex dirigente chi si occupa del Pnrr e chi ha preso il suo posto

TEVEROLA – “La necessità di tutelare la trasparenza amministrativa, di prevenire rischi di corruzione e tutelare l’immagine di imparzialità dell’Ente”: sono queste le motivazioni adottate dal sindaco Gennaro Caserta per revocare a Massimiliano Schiavone l’incarico di responsabile dell’area Economico-Finanziaria. Una decisione che il primo cittadino prese a fine ottobre, alcune settimane dopo aver appreso che il professionista, di Gricignano d’Aversa, era coinvolto in un’indagine per corruzione condotta dalla Procura di Napoli Nord. Quell’inchiesta riguarda, complessivamente, 15 persone, tra cui amministratori (alcuni dei quali si sono dimessi, come Tommaso Barbato, Pasquale Buonapane e Pasquale De Floris) e soggetti che avevano avuto ruoli nell’ufficio Tecnico.

Schiavone alla decisione di Caserta di ‘silurarlo’ ha risposto nelle scorse ore con una nota (indirizzato anche ai consiglieri, al responsabile del Personale e al prefetto di Caserta, Lucia Volpe) chiarendo innanzitutto che risulta essere “indagato” e non “imputato”, come invece riportato nel decreto di revoca. Nella stessa comunicazione ha elencato situazioni che, a suo avviso, ledono l’immagine di imparzialità dell’amministrazione che il primo cittadino si preoccupa di tutelare.

Tra le questioni sollevate, Schiavone ha citato il fatto che un incaricato dell’amministrazione per le funzioni tecniche del PNRR “svolga le funzioni di responsabile di procedimento per servizi di manutenzione straordinaria su immobili comunali”. Inoltre, ha fatto riferimento a un altro incaricato che opera come responsabile di procedimento per lo sportello SUAP, ritenendo queste scelte non in linea, appunto, con i principi di imparzialità.

L’episodio su cui si è concentrato maggiormente riguarda, però, la procedura che ha portato all’assunzione di chi ora ricopre il ruolo di responsabile dell’area Economico-Finanziaria. Schiavone ha definito “irregolare” l’iter che si è concluso con l’assunzione, avvenuta il 1° ottobre 2002, sostenendo che il candidato non possedesse il titolo di studio necessario per accedere alla categoria D. Ha infatti affermato che il diretto interessato si sarebbe laureato solo nel 2013, conseguendo la specialistica nel 2017. Schiavone ha inoltre citato una relazione del 2023, in cui l’attuale responsabile dichiarava di non aver proposto al Consiglio l’aggiornamento del regolamento di contabilità per via della sua rimozione dal ruolo nel novembre 2022. Tuttavia, Schiavone ha evidenziato che lo stesso responsabile, nelle conclusioni del 2024, affermava di aver proposto tale aggiornamento il 22 ottobre 2021.

Schiavone, a margine delle sue dichiarazioni che ha definito come “precisazioni e chiarimenti”, ha invitato il Comune, come atti consequenziali alla sua revoca, di procedere al pagamento delle rate di tredicesima maturate, delle ferie residue non godute e delle indennità di risultato relative agli anni che vanno dal 2021-2024.

Due settimane fa l’indagine che lo ha coinvolto, ha portato a 8 misure cautelari (tra i destinatari dei provvedimenti ci sono gli ex sindaci Tommaso Barbato e Biagio Lusini, l’ex capogruppo di maggioranza Pasquale De Floris e l’ingegnere Gennaro Pitocchi). Schiavone, per il quale non è stato disposto alcun provvedimento restrittivo, è indagato a piede libero: l’episodio che gli viene contestato riguarda la procedura di nomina di Alessandro Pisani (anche lui sotto inchiesta) come capo dell’area Tecnica nel dicembre 2022.
Nella nota, Schiavone ha concluso garantendo di aver “lavorato sempre per l’interesse dell’Ente e dei cittadini di Teverola”.

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