Il Pd esclude Oliviero, scatta il piano B. Diversi partiti lo cercano

Gennaro Oliviero e Vincenzo De Luca

NAPOLI – L’esclusione dal Pd del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero scatena le polemiche e intanto il diretto interessato pensa alle alternative per le prossime elezioni regionali. Ieri sulla vicenda è intervenuto l’eurodeputato del Pd Raffaele Topo, secondo il quale “la decisione di non rinnovare le tessere del Partito Democratico al presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, ai sindaci e dirigenti locali del casertano è fondata su una ipotesi non suffragata da fatti e senza una comprensibile motivazione”.

“Sono amareggiato per quanto accaduto sul piano personale ad Oliviero e agli altri dirigenti del partito – continua Topo – ma ancor di più sono preoccupato sul piano politico. Mi auguro che questa vicenda, dal carattere surreale, si ricomponga immediatamente per evitare che essa possa, invece, segnare l’inizio di una stagione insidiosa nel Pd dove non contano più la storia, il radicamento territoriale, la capacità di rappresentare le nostre comunità a diretto contatto con i cittadini. Chi ricopre ruoli di primaria responsabilità nell’organizzazione del nostro partito deve farsi guidare sempre dal buonsenso operando scelte corrette, equilibrate, giuste, soprattutto quando si affrontano temi delicati come i destini dei nostri militanti, per evitare il rischio di ‘’scorciatoie’’ per annichilire dirigenti radicati e competitivi”.

“Dunque, è giunta l’ora di affidare, con la celebrazione di un congresso, la responsabilità di queste decisioni ad organi collegiali eletti democraticamente – conclude il parlamentare europeo – per rimettere al centro della politica le azioni positive del Pd e non più i dissidi interni”.

Resta da vedere quali scelte farà Oliviero per cercare la conferma in consiglio regionale. L’approdo naturale sarebbe il ritorno nel Psi, ma sembra che il presidente sia stato contattato anche da Azione (come riportato ieri su queste pagine, il capogruppo del partito di Calenda Pasquale di Fenza si è schierato dalla parte di Oliviero) e da Italia viva. Quest’ultimo partito potrebbe formare una lista unica con il Psi.
Se Vincenzo De Luca, come sembra probabile, non sarà il candidato presidente del Pd, Oliviero farà la lista del Psi-Iv a suo sostegno, oltre alle due civiche Campania libera e De Luca presidente (organizzate rispettivamente da Giuseppe Razzano e dal consigliere uscente Domenico Zannini). Bisogna comunque aspettare il termine dell’8 gennaio, entro il quale il Governo può presentare ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge regionale per il terzo mandato.

Se la Consulta negherà la ricandidatura a De Luca, il presidente punterebbe sul suo numero 2 Fulvio Bonavitacola o sull’assessora regionale all’Istruzione Lucia Fortini. Va peraltro notato che non è detto si voti l’anno prossimo: nelle intenzioni del Governo, le consiliature regionali in scadenza a ottobre sarebbero prorogate alla primavera del 2026.

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