“Hamlet” al Teatro Bellini dal 12 al 15 dicembre, con il riadattamento a dir poco originale di Ostermeier

Hamlet

NAPOLI – Dal 12 al 15 dicembre lo spettacolo “Hamlet” sarà di scena al Teatro Bellini di Napoli. Per il pubblico naoletano sarà l’occasione di assistere al riadattamento di Thomas Ostermeier dell’opera di William Shakespeare che sta girando il Mondo, strappando applausi in ogni platea. Versione a dir poco rivoluzionaria, attraverso uno sguardo moderno, di un’opera tra le più acclamate tragedie del celebre drammaturco britannico.

L’OPERA. Amleto sta impazzendo. Suo padre è morto improvvisamente per una strana malattia e sua madre ha sposato il fratello del suo defunto marito, tra tutti, dopo appena un mese. Amleto ha visioni notturne del padre, che sostiene che il fratello lo ha avvelenato e lo esorta a vendicarsi e a uccidere il nuovo patrigno. Amleto recita la parte del pazzo per nascondere i suoi piani e nel frattempo perde il controllo della realtà. Il mondo intero diventa per lui una palude stagnante. Il desiderio e la sessualità diventano un abisso minaccioso. Gli amici che lo circondano si rivelano spie messe in campo dal patrigno per tenerlo d’occhio. Anche Ofelia, la sua amata, fa parte del piano. Il vendicatore diventa la preda, con un informatore che ascolta dietro ogni tenda, mentre la paranoia di Amleto si rivela non infondata. Il gesto folle si trasforma in vera e propria pazzia e Amleto uccide l’uomo sbagliato: Polonio, il padre di Ofelia. La madre e il patrigno coprono l’omicidio e tengono Amleto lontano dagli occhi del pubblico, e i piani di vendetta di Amleto sembrano evaporare. Perde il controllo di se stesso, dei suoi obiettivi e della sua vita. Ofelia crolla di fronte a questa situazione e si uccide. Quando il patrigno decide finalmente di mettere a tacere Amleto, quest’ultimo coglie l’occasione e con un’ultima furia mette in ginocchio il suo mondo.

Shakespeare rappresenta la corte reale danese come un sistema politico corrotto che diventa un labirinto paranoico per Amleto. Omicidio, tradimento, manipolazione e sessualità sono le armi usate nella guerra per conservare il potere. Non essendo in grado di affrontare e combattere le ciniche regole del gioco a corte, Amleto ristagna e rivolge le sue aggressioni contro se stesso. Il suo dono di distinguere i pro e i contro diventa un ostacolo insormontabile per raggiungere i suoi obiettivi e, come ultima persona con scrupoli in un sistema senza scrupoli, è infine condannato. Con il suo paradosso centrale del protagonista incapace, l’Amleto rimane oggi una valida analisi del dilemma intellettuale tra pensiero complesso e azione politica. Shakespeare mette a disposizione più di venti personaggi, facendo nascere una biosfera politica da interessi e intrighi diversi. Nella produzione di Ostermeier, solo sei attori interpreteranno tutti questi personaggi, cambiando continuamente ruolo. La progressiva perdita di contatto di Amleto con la realtà, il suo disorientamento, la manipolazione della realtà e dell’identità si rispecchiano nello stile di recitazione, che assume la finzione e il travestimento come principio di base.

THOMAS OSTERMEIER

Thomas Ostermeier è nato nel 1968 a Soltau. Dal 1992 al 1996 ha studiato regia alla l’Accademia d’Arte Drammatica Ernst Busch di Berlino. Nel 1990-91 ha lavorato come attore nel progetto “Faust” di Einar Schleef alla Hochschule der Künste di Berlino. Nel 1993-94 è stato assistente alla regia e attore con Manfred Karge a Weimar e al Berliner Ensemble. Nel 1995 ha diretto “Die Unbekannte” di Alexander Blok secondo il sistema biomeccanico di Meyerhold. Nel 1996 ha diretto “Recherche Faust/Artaud” al bat-Studiotheater di Berlino. Dal 1996 al 1999 Ostermeier è stato direttore artistico del Baracke del Deutsches Theater di Berlino. Dal settembre 1999 Ostermeier è regista residente e membro della direzione artistica della Schaubühne. Ha sfidato l’establishment culturale tedesco scegliendo di rappresentare anche opere estranee al repertorio nazionale. Negli anni ha portato in scena numerose opere su altri palcoscenici: Festival di Salisburgo, Festival Internazionale di Edimburgo, teatro Deutsches Schauspielhaus di Amburgo e il Burgtheater di Vienna. Da sempre più interessato al teatro moderno, si è avvicinato con successo a grandi classici quali: Nora di H. Ibsen (2002, Casa di bambola), Lulu di F. Wedekind (2004), Mourning becomes Electra di E. O’Neill (2006, Il lutto si addice ad Elettra), Cat on a hot tin roof di T. Williams (2007, La gatta sul tetto che scotta). Nel 2011 è stato insignito del Leone d’oro alla carriera (che gli è stato consegnato in occasione del 41° Festival Internazionale del Teatro, Biennale di Venezia, ottobre 2011); è stato eletto presidente del consiglio franco-tedesco della cultura e nominato Officier dell’Ordine delle Arti e delle Lettere (2009). Tra le rappresentazioni più importanti si ricordano: Hamlet (Amleto, 2010) e The cut (2011), Un nemico del Popolo (2012), Death in Venice/Kindertotenlieder, da Thomas Mann/Gustav Mahler (2013), The Little Foxes di Lillian Hellman (2014), Riccardo III (2015), Bella Figura di Yasmine Reza (2015), Professor Bernhardi (2016), History of Violence di Édouard Louis (2018), Youth without God di Ödön von Horváth (2019), ödipus di Maja Zade (2021), Qui a tué mon Père di Édouard Louis (2020).

LARS EIDINGER

Membro dell’ensemble Schaubühne dal 1999. Nato a Berlino. Ha studiato recitazione presso l’Accademia d’Arte Drammatica Ernst Busch della stessa città. Durante gli studi, ingaggio presso il Deutsches Theater Berlin, compresa la collaborazione con Jürgen Gosch. Numerose partecipazioni a produzioni cinematografiche e televisive internazionali, tra cui “Everyone Else” (2009, regia di Maren Ade), “Clouds of Sils Maria” (2014, regia di Olivier Assayas) e “White Noise” (2022, regia di Noah Baumbach). Lavora come regista, musicista, fotografo e DJ (alle feste “Anti Disco”). Ha assunto il ruolo di “Jedermann” (Everyman) al Festival di Salisburgo nel 2021/22. Riconoscimenti: Miglior attore sia ai German Film Critics Association Awards 2012 che ai Grimme Awards 2014, Miglior protagonista maschile agli Austrian Film Awards 2018.

Teatro Bellini di Napoli
Dal 12 al 15 dicembre
Hamlet
da William Shakespeare

direzione Thomas Ostermeier

By William Shakespeare
Director Thomas Ostermeier
Stage Designer Jan Pappelbaum
Costume Designer Nina Wetzel
Music Nils Ostendorf
Dramaturg Marius von Mayenburg
Video Sébastien Dupouey
Lighting Designer Erich Schneider
Fight Choreography René Lay

Personaggi e interpreti

Claudius; Geist – Urs Jucker
Hamlet – Lars Eidinger
Gertrud; Ophelia – Jenny König
Polonius; Osrik – Robert Beyer
Horatio; Güldenstern – Damir Avdic
Laertes; Rosenkranz – Konrad Singer
una produzione Schaubühne am Lehniner Platz
in coproduzione con Festival Athen e Festival d’Avignon

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Orari spettacoli:

giovedì-venerdì h. 20:45, sabato h. 19:00, domenica h. 18:00

AVVISO CONTENUTI SENSIBILI: colpi di pistola a salve

Spettacolo in tedesco con sovratitoli in italiano e in inglese

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Prezzi: Giovedì I e II settore 35€, III settore 20€ – Venerdì • Sabato • Domenica I e II settore 45€, III settore 30€ – Under 29 e possessori di abbonamento alla Stagione 24/25 del Teatro Bellini 25€ valido per tutte le repliche (miglior posto disponibile al momento dell’acquisto) – *Ridotto venerdì e sabato I e II settore 41€ – Ridotto università dedicato a dipendenti e docenti universitari 18€ senza prevendita valido per le repliche dal martedì al venerdì (miglior posto disponibile al momento dell’acquisto)

Durata: 165 min. (no intervallo)

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