NAPOLI – Una coalizione pronta per affrontare i De Micco. I D’Amico del rione Conocal, i ‘pazzignani’ e i Montefusco del rione De Gasperi siglano il patto anti ‘Bodo’. Un accordo trasversale contro il nemico comune.
Secondo gli investigatori, è stata messa su una federazione per scacciare De Micco dalle palazzine di popolari a Ponticelli. Non solo. Al maxi cartello si uniscono anche i reduci asserragliati al rione Caravita, che negli ultimi mesi sono entrati nel mirino delle batterie di fuoco.
Da qui parte la rivolta. La decisione manda su tutte le furie i De Micco-De Martino, che promettono battaglia. Si rischia una nuova faida a Ponticelli. Adesso la tensione è salita alle stelle nelle palazzine di edilizia popolare. Lo sanno tutti: le forze dell’ordine e gli abitanti. Gli agenti e i carabinieri lo notano durante i pattugliamenti.
Pochi giorni fa è stato fermato Giovanni De Stefano, detto Giovannone il pazzignano, accusato di detenzione di arma da fuoco. Sorpreso in via Camillo de Meis al rione De Gasperi in un pattugliamento notturno: due Volanti hanno notato un comportamento sospetto da parte di De Stefano, insieme a due uomini. Quando i poliziotti si sono avvicinati, i tre hanno cercato di allontanarsi rapidamente, dando il via a un inseguimento. Il 41enne è stato fermato mentre gli altri sono riusciti a darsi alla fuga. Era entrato in una palazzina. Secondo la questura, era riuscito a lanciare la pistola da un balcone, poi recuperata dagli agenti. Sequestrata la Smith & Wesson modello 38 Special, con sei proiettili calibro 38. E’ il segno della tensione nelle palazzine, spiega un investigatore esperto. Al rione De Gasperi temono rappresaglie armate. E’ il fratello di Luisa De Stefano, da pochi mesi collaboratrice di giustizia.
Il De Gasperi è la vecchia roccaforte del clan Sarno, che si è dissolto dopo i pentimenti dei boss. Qui oggi ci sono paranze, che cercano di mettere in piedi una coalizione per arginare l’avanza dei De Micco-De Martino.
Al rione De Gasperi c’è anche il gruppo Montefusco. Tutti provano a resistere agli attacchi dei Bodo.
Poco tempo fa c’è stato l’omicidio di Emanuele Montefusco, estraneo alle logiche della criminalità. Lavorava come venditore ambulante in via Argine. E’ una vittima trasversale, secondo le forze dell’ordine. Fratello di Salvatore Montefusco, detto zamberletto. Questi scenari spingono gli investigatori a ipotizzare un conflitto tuttora in corso, che procede sotto traccia nel quartiere Ponticelli.