Spedizione punitiva contro l’ex. Sei donne finiscono in manette

Il raid dopo una lite durante la comunione della figlia di una delle indagate e della vittima

SANT’ANTIMO – Una spedizione punitiva con mazze da baseball e una pistola. Un uomo nel mirino di un ‘branco’ composto da sei donne, una delle quali sua ex moglie nonché attuale compagna dell’uomo che apre il fuoco. La vicenda è culminata nell’arresto di sette persone, tutte imparentate tra di loro. Le donne ai domiciliari, l’uomo – che avrebbe premuto il grilletto – risponde al nome di Massimiliano Casanova, fermato già a fine ottobre. Ieri l’esecuzione dell’ordinanza del Tribunale di Napoli Nord nei confronti di Marta Verde, Rosa Maggio, Giuseppina Maggio, Assunta Verde, Anna Verde e Carmela (detta Melania) Benetti. Sono accusate di lesioni aggravate in concorso. Le indagini portano la firma dei carabinieri di Sant’Antimo, agli ordini del comandante Vincenzo Vacchiano. Il primo a finire in manette era stato, appunto, Casanova, che secondo l’accusa avrebbe premuto il grilletto contro il 32enne ex marito della compagna.

Una vicenda brutale, quella andata in scena un paio di mesi fa a Sant’Antimo. E’ il 15 settembre ed è in programma la funzione religiosa della comunione di una bimba. “Esci fuori, altrimenti ti sparo in faccia”. Così Massimiliano Casanova, 29 anni, si rivolge all’ex marito 32enne della sua attuale compagna Rosa Maggio, durante la messa per la prima comunione della bimba nata dalla precedente relazione tra la donna e il 32enne. Il motivo della diatriba? Il padre della bambina non ha gradito che la figlia sia stata accompagnata all’altare da Casanova. Colpito dalle minacce, con l’intenzione di permettere alla figlia di festeggiare, da buon padre l’uomo va a sedersi al suo posto, insieme all’attuale compagna. Lo fa per evitare che accada qualcosa di brutto in un giorno così felice per la figlia, come lui stesso riferisce in sede di denuncia.

Il peggio deve ancora venire. Gli si avvicina l’ex suocera, Marta Verde che – come si legge nell’ordinanza firmata dal gip Ilaria Giuliano – gli dice di stare zitto altrimenti gli spezzerà le gambe. Meglio andare via dalla chiesa, pensa il padre della festeggiata, che si allontana dall’edificio religioso insieme alla compagna, con la quale vive per lunghi periodi dell’anno a Riccione. Arriva il giorno nel quale, come da accordi, si sarebbe dovuta svolgere la cerimonia con la famiglia paterna, il 22 settembre. Non ci sarà alcuna festa. Si arriva a grandi passi al 2 ottobre. La vittima viene aggredita sotto casa da sei donne e da un uomo. Riesce a riconoscere tutti. Le donne sono l’ex moglie, l’ex suocera, sorella e zie dell’ex coniuge. L’uomo è l’attuale compagno di Rosa Maggio. Le donne lo tengono fermo mentre Casanova preme il grilletto, ferendo il 32enne al gluteo e alla gamba sinistri. Poi la denuncia e le indagini chirurgiche dei carabinieri, che ieri hanno chiuso un primo cerchio.

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