Paura e fiamme alla Vela Rossa: incendio distrugge un’abitazione

Incendio della Vela Rossa

NAPOLI – Paura ieri mattina nel quartiere Scampia: incendio alla Vela Rossa. A fuoco l’appartamento al terzo piano. L’ala doveva già essere sgomberata. Secondo i vigili del fuoco, una stufa caduta a terra, quando i proprietari erano fuori casa. Distrutta l’abitazione. La Vela Rossa è oggetto di una diffida di sgombero da parte del Comune per rischio crolli. Le fiamme sono divampate attorno alle ore 10,15, in un appartamento al terzo piano della Vela, oggetto di sgombero, ma ancora occupato da una famiglia di tre persone. Queste ultime al momento del divampare del rogo non erano in casa, dove c’erano invece solo due cani. Non è escluso che abbiano rovesciato una stufa sotto a un letto. Nell’appartamento vive una ragazza, Nadia, con la sorella e il padre. Qualche giorno fa ha lanciato un appello per una nuova casa. Non riusciva a trovare una nuova abitazione dopo lo sgombero predisposto dal Comune. Era riuscita a trovare una soluzione e si sarebbe trasferita a breve. Ma ieri è scoppiato l’incendio, che ha distrutto l’alloggio. Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco con la prima squadra disponibile, la 3/B Vomero, insieme alla 12/b di Afragola, con carro aria e auto scala. Sul posto anche i medici del 118, assistente sociale e la polizia municipale.

Ancora tanto spavento per gli abitanti della Vela. Solo fumo e fiamme che hanno devastato l’appartamento. La casa era ancora abitata. Adesso saranno costretti ad abbandonare l’abitazione e avrebbero accettato una sistemazione in una struttura alberghiera. “Per fortuna – dichiara il sindacalista Giuseppe Alviti – non si registrano feriti. Domani (oggi per chi legge, ndr) è previsto un tavolo tecnico in prefettura per affrontare il nodo delle ultime famiglie rimaste ancora nella Vela, che devono lasciare al più presto gli alloggi per ragioni di sicurezza. In tempi non sospetti abbiamo come Federazione nazionale lavoratori Italia denunciato la criticità che vigeva e vige tuttora in quelle abitazioni e come sempre avevamo visto giusto. E’ l’ora di non trattare più come indiani nelle riserve gli abitanti di Scampia”, conclude Alviti. Nel crollo di un ballatoio alla Vela Celeste a luglio sono morte tre persone e dodici sono rimaste ferite. Da quel momento i riflettori delle istituzioni sono puntati su Scampia.

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