Brucellosi, vaccino sperimentale su 50 bufale

Ieri l’incontro con il commissario nazionale all’emergenza Nicola D’Alterio che ha annunciato il via alla sperimentazione

CASERTA – ll Teatro della Legalità di Casal di Principe il vertice sulla brucellosi bufalina: le proposte degli allevatori accolte dal commissario nazionale Nicola D’Alterio. Piano partecipato e linea diretta sul numero dei contagi. Partita la sperimentazione del vaccino su 50 bufale a Teramo. La pubblica assemblea di confronto si è svolta alla presenza dei cittadini, del sindaco di Casal di Principe Ottavio Corvino, degli allevatori della Rete Interregionale Salviamo l’allevamento di Territorio e degli Stati Generali Salviamo le bufale, di Altragricoltura, delle autorità e rappresentanti di forze dell’ordine, della Nco (Nuova Cucina Organizzata) attraverso i suoi rappresentanti, il presidente Pasquale Corvino e il consigliere di amministrazione Peppe Pagano. L’incontro è stato moderato dal presidente di Altragricoltura, Gianni Fabris, che ha dato il via ai lavori. Ricordato l’impegno di Adriano Noviello del Movimento di tutela Bufala Mediterranea, Sebastiano Lombardo del Coordinamento degli allevatori siciliani di Altragricoltura.

Al centro del dibattito problematiche quali tubercolosi, Brucellosi, su cui sta lavorando attualmente il commissario D’Alterio, nonostante permangano ancora problemi largamente irrisolti. Proprio per questo, ieri gli allevatori delle diverse regioni coinvolte, sulla base dell’elaborazione del Forum per il Piano Partecipato, si sono riuniti per formulare le loro proposte. A tre anni dall’avvio del primo sciopero della fame con cui Altragricoltura chiedeva il cambiamento della politica sanitaria sull’eradicazione di brucellosi e tubercolosi bufalina, dopo aver conquistato la vaccinazione e l’autocontrollo che hanno permesso di mitigare i danni, mentre i Piani Regionali in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria non hanno ancora debellato tubercolosi e brucellosi, gli allevatori della Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio, hanno presentato le proprie proposte direttamente al commissario nazionale, Nicola D’Alterio.

Il commissario ha detto: “Una puntualizzazione, sono il commissario nazionale di governo per l’eradicazione della brucellosi e la tubercolosi, pertanto io sono in attività anche in Campania, regione dove mi risultano essere presenti queste zoonosi”. D’Alterio ha assicurato trasparenza sui numeri, una delle richieste di Altragricoltura: “Attualmente la prevalenza in Caserta è al 9%, secondo il piano di Regione Campania avrebbe dovuto essere del 7% due anni fa.” Quindi il problema non è risolto, ma per D’Alterio a preoccupare di più è il dato dell’incidenza: “Ora è al 5%, quindi bisogna avere molta attenzione”. Altragricoltura, unitamente alla Rete interregionale per il Piano Partecipato, coordinata dall’allevatore siciliano Sebastiano Lombardo, hanno presentato al commissario D’Alterio le loro richieste, tutte accolte: garantire contatto con gli allevatori mediante un Forum, garantire il coinvolgimento degli allevatori per la stesura di un piano partecipato, comunicare i numeri sui contagi, con cifre certificate da controlli di primo e secondo livello, come previsto dalla normativa comunitaria.

D’Alterio: “Serve il loro aiuto per eradicare la malattia”

Altragricoltura ha richiesto al commissario nazionale Nicola D’Alterio la “capacità di integrare le necessità sul piano economico e sociale con le esigenze di natura sanitaria”. Sui risultati comunque raggiunti rispetto al 2019, quando si contavano in Caserta circa 150 focolai, D’Alterio ha sottolineato: “Quanto è stato già fatto si deve soprattutto alla tenacia e alla correttezza degli allevatori. Non si può eradicare una malattia senza il contributo degli allevatori – ha aggiunto – è il sistema che deve funzionare, altrimenti il marchingegno si rompe e la brucella torna”.

Sui vaccini D’Alterio ha ricordato: “Stiamo sperimentando il vaccino a Teramo su 50 bufale, andremo avanti anche se i tempi saranno lunghi. Abbiamo assolutamente bisogno dei vostri suggerimenti. Sono qui per un dovere verso il sistema, non sono qui perché l’ho voluto”. Gianni Fabbris, segretario generale nazionale di Altragricoltura ha sottolineato: “Alle altre organizzazioni agricole diciamo che è finito il tempo delle polemiche, è ora di giocare la partita e risolvere il problema delle zoonosi, non solo in Campania, ma in Italia”. “Come tutte le epidemie che generano un’economia dell’emergenza sulla quale possono sguazzare importanti interessi politici, economici e criminali, anche quella della brucellosi in Campania, ed in particolare nel Casertano, è destinata a perdurare. Tant’è che nella nostra regione la brucellosi e la tubercolosi bufalina vanno e vengono ciclicamente dal ’92, quando c’era Francesco De Lorenzo ministro della Sanità, ad oggi”. Lo afferma la consigliera regionale campana indipendente Maria Muscarà.

“Non sorprende, dunque, il fatto che chi ieri era candidato con De Luca oggi, pur dovendo raccontare in tv i fatti, ignori completamente chi non si allinea. Sorprende invece, – aggiunge Muscarà – molto di più, il fatto che non si comprenda ancora chiaramente che la vertenza bufalina campana, un affare da centinaia e centinaia di milioni di euro che coinvolge il settore agricolo dei mangimi, quello irriguo, quello ambientale quello zootecnico e della trasformazione e commercializzazione del latte, non si potrà mai risolvere se non si andranno ad individuare e a colpire con forza gli interessi speculativi della politica, dei grandi attori economici e sindacali e della criminalità organizzata”.
Serve, in sostanza – conclude Muscarà – un’inchiesta giudiziaria rigorosa, senza sconti per nessuno”.

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