MARCIANISE – Fuga finita: Antonio Delli Paoli è stato arrestato. Il boss 75enne è stato rintracciato e bloccato ieri a Strasburgo. Si stava rendendo protagonista di una protesta, pacifica, davanti al Parlamento europeo quando è stato fermato e portato in carcere dagli agenti francesi. Ad indicare alle forze dell’ordine locali la presenza del mafioso è stata l’attività investigativa condotta dai poliziotti della Squadra mobile e dai carabinieri di Caserta.
Delli Paoli, alias pullastriello, era ricercato dal 31 dicembre scorso. Dopo aver beneficiato di un permesso premio, sarebbe dovuto rientrare nel carcere di Carinola proprio nel giorno di San Silvestro. Ma non lo fece. Decise di non ritornare in prigione, dando inizio alla sua latitanza.
Il 75enne, ora assistito dagli avvocati Domenico Antonucci e Loredana De Risi, è tra i fondatori della cosca dei Quaqquaroni, originariamente legata ai mafiosi di Antonio Bardellino (storico boss di San Cipriano d’Aversa). Proprio i Quaqquaroni (o clan Piccolo), diventeranno protagonisti della sanguinosa faida con i Belforte, altra potente cosca attiva a Marcianise, che ebbe inizio nella metà degli anni Ottanta prolungandosi fino agli inizi del Duemila.
Pullastriello è stato tra i personaggi mafiosi più incisivi in Terra di Lavoro: non solo capace di azioni violente, stando a quanto emerge dalle indagini a suo carico, aveva anche spiccate doti criminali in campo manageriale.
Il boss ha perso la sua libertà nel 1994, quando venne arrestato per l’omicidio di Salvatore Ruocchio, delitto datato 27 giugno 1990 e avvenuto sulla spiaggia di Tor San Lorenzo, comune di Ardea (provincia di Roma). In primo grado venne assolto da questa grave accusa, ma la Corte d’appello di Napoli ribaltò il verdetto ritenendo il mafioso responsabile dell’assassinio e condannandolo all’ergastolo.
La vittima venne assassinata davanti alla moglie e ai due figli. Ruocchio era arrivato sulla costa laziale 24 ore prima, raggiungendo la famiglia che era lì già da alcuni giorni. In due gli spararono al torace, alle spalle e alla testa, uccidendolo all’istante, dandosi poi alla fuga approfittando del caos che era scoppiato tra i bagnanti per gli spari.
Ruocchio, quando venne freddato, era ricercato da un anno e mezzo per evasione: era uscito dal carcere per un permesso e non era più rientrato (proprio come aveva cercato di fare Delli Paoli, il suo assassino). Come Pullastriello sia riuscito a raggiungere la Francia, chi lo ha aiutato e il perché della protesta a Strasburgo sono interrogativi a cui proveranno a rispondere le indagini sulla fuga che sta coordinando l’Antimafia. Non è da escludere che la tappa in Francia sia legata a motivazioni connesse alla sua detenzione. Adesso il boss si trova nella prigione di Strasburgo, in attesa che prenda il via l’iter per estradarlo e riportarlo in Italia.
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