ROMA (Francesco De Sio) – L’ultimo atto di Coppa Italia in programma questa sera all’Olimpico metterà di fronte Juventus e Milan. Per l’occasione i rossoneri, che sperano in una rivincita rispetto all’edizione di due anni fa, potrebbero recuperare a sorpresa il regista argentino Lucas Biglia. I bianconeri in questo senso rispondono con Mario Mandzukic: anche l’attaccante migliora di giorno in giorno.
Gli infortuni
I guai del croato sono iniziato con l’infortunio rimediato nella contestatissima gara contro l’Inter. Il fallo di Vecino è costato caro a Mandzukic, che ha continuato la gara con una caviglia sanguinante per l’intervento dell’avversario. Fatali a Biglia erano stati invece gli ultimi minuti contro il Benevento e la botta rimediata alla schiena. La diagnosi di microfrattura ad una vertebra lasciava ben poche speranze, ma ora il centrocampista – che è già tornato ad allenarsi in gruppo – si giocherà il tutto per tutto per esserci.
La Juventus migliora, il Milan è in calo
Indipendentemente dai recupero dell’ultimo momento le due squadre si presentano all’impegno di Coppa in momenti diametralmente opposti rispetto a poche settimane fa. La Juve di Allegri sconfitta contro il Napoli era sembrata l’ombra di se stessa, alimentando le speranze degli avversari. Le ultime uscite però hanno di fatto portato all’ombra della mole il settimo scudetto di fila, rialzando di conseguenza il morale della truppa bianconera. Il Milan di Gattuso invece fino al mese scorso per il sogno Champions, imbattendosi contro l’Everest della rimonta. La squadra coriacea vista in campo sempre contro il Napoli ha pian piano lasciato spazio a quella vulnerabile battuta a domicilio dal Benevento. Ma le vittorie contro Bologna e Verona lasciano sperare i sostenitori rossoneri.
Il precedente
La situazione delle due squadre non sembra comunque diversissima da quella vissuta due anni fa. Al tempo il Milan di Brocchi arrivò alla finale nettamente sfavorito dopo una stagione condotta al di sotto delle aspettative, la Juventus di Allegri era invece reduce dai festeggiamenti per il titolo. Eppure i rossoneri riuscirono a vendere carissima la pelle, trascinando i più quotati avversari ai supplementari con orgoglio e cuore, prima che un guizzo di Morata – alla sua ultima gara in Italia – decidesse la sfida. Le premesse si somigliano molto, e chissà che proprio la determinazione di Gattuso, alla prima finale da allenatore, possa risultare decisiva per imporsi e vendicare il ko del 2016.