CASAL DI PRINCIPE – Litigi tra giovani, scatenati da motivi futili, che troppo spesso rischiano di trasformarsi in tragedie. Le parole cedono il passo alla violenza: pugni, calci e, talvolta, armi (bastoni e coltelli)
La frequenza di casi simili ha spinto le forze dell’ordine ad attivarsi per frenare l’escalation di violenza e dare un segnale di sicurezza alla comunità. Quanto svolto, negli ultimi mesi, dai carabinieri, ha portato Andrea Grassi, questore di Caserta, a disporre otto daspo urbani. I destinatari di questo provvedimento sono tre 18enni, un 20enne, un 17enne, tutti di Casal di Principe, e un 20enne e un 17enne di San Cipriano d’Aversa.
L’episodio finito sotto la lente dei militari dell’Arma della locale stazione, guidati dal comandante Michele Conte, è avvenuto il 3 novembre scorso. In piazza Villa, in prossimità del caffè Morza, del Bar Villa e del Caffè Pavone, si verificò un’aggressione che avrebbe visto protagonisti proprio i soggetti destinatari del daspo. Secondo la tesi degli investigatori, picchiarono altri loro coetanei usando bastoni in ferro, causando alle vittime diverse lesioni e danneggiando anche alcune auto presenti nella zona.
L’attività istruttoria, svolta dalla Divisione anticrimine di Caserta della polizia di Stato, su segnalazione dell’Arma, ha consentito al questore Grassi di disporre per gli 8 giovani il divieto, per due anni, di accedere agli esercizi pubblici, in particolare bar, caffè, gelaterie e pasticcerie, situate nelle aree della movida di Casal di Principe, dalle 18 alle 6, e, in questa stessa fascia oraria, di stazionare nelle vicinanze dei locali. Logicamente, contro tale provvedimento sarà possibile presentare ricorso al prefetto o al Tar Campania. Per i ragazzi di Casal di Principe e di San Cipriano, accusati di essere stati protagonisti dell’aggressione in piazza Villa, è stato attivato anche un procedimento penale con l’accusa di lesioni.
L’operazione delle forze dell’ordine rappresenta un forte segnale al territorio, teso a comunicare ai cittadini che sono attente a ciò che succede in città e impegnate a sfruttare ogni mezzo in loro possesso per garantire la sicurezza del territorio. E rappresenta pure un monito ai giovani, volto a dissuaderli dall’avere condotte violente che possono mettere a rischio loro stessi e i loro coetanei.