L’intervista. Caramiello: “Con Fico nuove energie per trasporti e sanità in Campania”

Il deputato Alessandro Caramiello

NAPOLI – I 5 Stelle escono allo scoperto e si moltiplicano le dichiarazioni di sostegno alla candidatura di Roberto Fico (nome che gira da mesi) alla presidenza della Regione. La strada per abrogare il limite del secondo mandato è spianata e con il “no” di Elly Schlein a Vincenzo De Luca i pentastellati contano di poter indicare il loro nome. Ne parla con “Cronache” il deputato dei 5 Stelle Alessandro Caramiello.

Il limite del secondo mandato per i militanti dei 5 Stelle sembra ormai superato. Cosa ne pensa?

Il confronto è in corso, ci sono state due lunghe riunioni del Consiglio nazionale. Tutti i componenti hanno detto la loro e Conte ha portato al tavolo i punti votati sulla piattaforma. Il presidente si è quindi riservato di fare valutazioni che approderanno sul tavolo del comitato di garanzia e poi i quesiti saranno rimessi in votazione sulla piattaforma.

Ma lei personalmente quale formula preferisce?

Ho fatto il consigliere comunale e questo tipo di incarico non può essere considerato una carriera politica, tanto è vero che la mattina andavo a lavorare prima di dedicarmi all’attività per il Municipio. L’esperienza da consigliere comunale è una missione che si svolge per la propria comunità, quindi vanno eliminati i limiti ai mandati per questa figura. Dai territori nasce la politica più importante e oggi è difficile trovare chi vuole candidarsi per il Consiglio: è un atto d’amore verso la città. Se parliamo di limiti alle ricandidature dobbiamo anzitutto precisare cosa intendiamo per “mandato”. In base al Testo unico degli enti locali, un mandato scatta dopo 2 anni , 6 mesi e un giorno. Oggi ci sono già dei paletti, come per la presidenza della Regione. Noi non vogliamo il carrierismo politico, anche se il vincolo è già stato superato con Luigi Di Maio, con il “mandato zero”. Resto dell’idea che non si può fare politica a vita.

In questi giorni ci sono state dichiarazioni di sostegno ufficiali alla candidatura a governatore di Roberto Fico. Che gliene pare?

Roberto ha creato uno dei primi meetup d’Italia, è una figura autorevole, è stato presidente della Camera e conosce bene la macchina amministrativa. Se il candidato fosse lui potrei esserne solo contento: porterebbe linfa vitale nuova per risolvere, dopo 10 anni di amministrazione De Luca, problemi atavici come quelli della sanità e dei trasporti.

Quando si parla di campo largo, però, i candidati alle massime cariche sono quasi sempre dei 5 Stelle…

Rispetto a un partito come il Pd siamo meno radicati sul territorio e dobbiamo sempre candidarci nei consigli per cambiare la situazione ed esprimere più candidati sindaci, anche con nomi importanti della società civile. Noi ragioniamo sui programmi, i nomi vengono dopo e non possono essere sempre del Pd. Oggi abbiamo dei coordinatori e ci siamo dati finalmente una struttura per far funzionare il movimento.

Ma se il Pd alla fine trovasse un accordo con De Luca o su un nome vicino a lui, come vi regolereste?

Elly Schlein è stata chiara e così gli altri dirigenti del Pd: non vogliono schierare la figura di De Luca, al di là di quello che deciderà la Consulta sul terzo mandato. Si cerca di fare anche a livello regionale quanto realizzato con l’alleanza al Comune di Napoli. Ad oggi, la possibilità di ricandidare De Luca non c’è proprio: è impensabile che i 5 Stelle, fra l’altro da 10 anni all’opposizione, possano chiudere l’accordo con il governatore. Su altri eventuali nomi, la decisione spetta ai nostri coordinatori per trovare la sintesi migliore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome