NAPOLI – Quattro omicidi di camorra in poco più di un mese. Il 2025 rischia di essere un anno da record per quanto riguarda lo spargimento di sangue tra i gruppi appartenenti alla malavita organizzata. Prima che i proiettili esplosi dai killer togliessero la vita a Francesco Abenante e Salvatore Avolio, uccisi ieri a Miano (CLICCA QUI PER LEGGERE), i sicari sono entrati in azione a Ponticelli e in via Carbonara nel centro storico di Napoli. Il 9 gennaio l’agguato a Enrico Capozzi.
Il 36enne venne raggiunto dai killer in via Aldo Merola. Non lontano dall’Ospedale del Mare, dove fu stato trasportato prima del decesso. Secondo le informazioni in possesso degli investigatori, pare che Capozzi abbia pagato con la vita il coraggio di aver denunciato per estorsione un uomo del clan De Micco. Il 29 gennaio, invece, fu freddato Antonio Esposito. Il 35enne venne ucciso a colpi di pistola nei pressi di un circolo ricreativo. Indagini rivolte sul mondo dei rapina Rolex.