Afragola, dieci proiettili contro un palazzo: messaggio ai Moccia

Corso Garibaldi ad Afragola

AFRAGOLA – Dieci colpi di pistola contro un palazzo, poi dai controlli emerge che nell’edificio preso di mira vive il parente di uno dei boss del clan Moccia. E allora temere una nuova escalation di violenza diventa lecito. Notte di paura ad Afragola, dove tra lunedì e martedì ignoti hanno esploso diversi colpi di pistola contro un palazzo situato in corso Garibaldi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione, che hanno rinvenuto dieci bossoli di calibro 9, segnale evidente di un’azione violenta che potrebbe avere i tratti di una stesa o di un’intimidazione legata alla criminalità organizzata.

L’obiettivo del raid è stato il portone dell’edificio, insieme al piano superiore dello stabile. Tuttavia, dopo i primissimi controlli è emerso che tra i residenti non risultavano pregiudicati, ma esclusivamente professionisti, il che rendeva le indagini ancora più complesse. Poi l’altra verità: tra i residenti spicca il cognato di uno dei boss dei Moccia. Tutti gli abitanti del palazzo sono stati convocati in caserma per accertamenti, nella speranza di raccogliere elementi utili a chiarire il movente del raid. Gli investigatori non escludono alcuna pista: potrebbe trattarsi di un errore di obiettivo, oppure di una bravata messa in atto per seminare il panico. Ma la pista più accreditata è un’altra: la zona di Afragola, da tempo sotto osservazione per episodi di criminalità, resta nel mirino delle forze dell’ordine, che intensificheranno i controlli nelle prossime ore. Anche perché si vocifera di un tentativo di ‘invasione’ importante da parte del clan Mazzarella. La comunità locale, intanto, esprime preoccupazione per l’escalation di episodi violenti, chiedendo un intervento deciso delle autorità per garantire la sicurezza del territorio.

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