CASERTA – Assalto con la tecnica della spaccata in una gioielleria in via Acquaviva ieri notte. Con una Fiat Punto a retromarcia sfondano l’ingresso e rubano preziosi per 60mila euro. Fuggono con un’auto di supporto. Un colpo da brivido e studiato nei dettagli. I carabinieri si precipitano sul posto, dopo le segnalazioni degli abitanti: svegliati da un boato in strada. I ladri hanno preso in cinque minuti tutto quello che avevano a portata di mano. Sapevano di dover fare in fretta. E hanno lasciato poche tracce: un’auto rubata abbandonata sul posto semidistrutta.
I militari della Compagnia di Caserta, agli ordini del comandante Giovanni Riacà, in mattinata recuperano le immagini della videosorveglianza: hanno agito cinque uomini con i volti coperti. Usato una Renault Twingo per bloccare la strada alle 3 e 30. Hanno sfondato la saracinesca e la vetrina della oreficeria Tagliafierro. Poi arraffato i monili esposti. Se le pattuglie fossero arrivate in quel momento, avrebbero trovato la Twingo venti metri più avanti e l’intervento sarebbe stato rallentato.
Ingenti i danni al negozio (nelle foto). I ladri sono fuggiti con un bottino tra preziosi e oggetti vari per circa 60mila euro. I militari dell’Arma hanno effettuato i rilievi tecnici e avviato le indagini per individuare i responsabili. La dinamica del furto è la stessa di un altro raid alla fine di gennaio presso la banca di Credito Popolare al corso Trieste.
Secondo gli investigatori, sono ‘professionisti’ e con ogni probabilità hanno compiuto altri raid simili. Riflettori sul furto con la stessa tecnica al corso Trieste. Era il 21 gennaio. Anche qui un raid da brivido nel cuore della notte, intorno alle 4.
Stando alla ricostruzione degli investigatori, la banda aveva raggiunto l’istituto di credito con un’automobile e l’aveva usata come un ariete per sfondare la vetrata e introdursi all’intento. Poi con i volti travisati e guanti i ladri avevano rovistato a caccia di denaro, ma non c’era nulla che potesse prendere. Quindi erano fuggiti a mani vuote. Sul posto i carabinieri di Caserta che avevano effettuato i rilievi e avviato le indagini visionando le telecamere della banca. Non è finita. Un altro assalto simile è avvenuto anche a Marcianise, quella volta con una pala meccanica.
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