Un altro femminicidio a Melfi, l’allerta non si placa

Guardia giurata spara alla moglie e poi si è suicida

MELFI (Ciro Iavazzo) Una tragedia innescata da una lite, l’ennesimo femminicidio che si registra, ancora una moglie uccisa. A sentire gli spari provenire dalla casa di Antonio Girardi, 33 anni, e Marina Novozhylova, 27 anni di origini ucraine, sarebbe stato uno dei vicini che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. L’uomo, una guardia giurata, avrebbe esploso due colpi di pistola contro la consorte, per poi togliersi la vita dopo essersi reso conto di quello che aveva  fatto.

Il diverbio nella notte

Le forze dell’ordine del posto, giunte sul luogo del delitto, hanno effettuato i rilievi del caso. Da una prima ricostruzione Girardi avrebbe lasciato il posto di lavoro dopo aver ricevuto una telefonata. Si sarebbe diretto verso l’abitazione, in vico Celso (nel centro storico di Melfi, in provincia di Potenza) dove conviveva con la moglie uccisa: da qui sarebbe scattata la violenta lite per cause che i carabinieri stanno ancora cercando di accertare. I militari dell’Arma vogliono infatti appurare cosa abbia fatto scattare l’ira del 33enne.

La tragedia: l’omicidio, poi il suicidio

La violenta discussione fra i due coniugi sarebbe andata avanti per diverse ore. Per gli inquirenti, Girardi avrebbe estratto all’improvviso la sua pistola d’ordinanza rivolgendola contro la moglie. Avrebbe premuto il grilletto per ben due volte, freddando la donna di appena 27 anni. Una volta resosi conto di quanto fatto, probabilmente, ha puntato l’arma contro di sé facendo fuoco per una terza ed ultima volta, togliendosi la vita. I rumori forti, hanno allertato uno dei vicini che, preoccupato per la situazione, ha allertato i carabinieri del locale Comando provinciale. Il timore di aver sentito degli spari si è tramutato in realtà quando i militari dell’Arma si sono introdotti nell’abitazione trovando i due corpi senza vita di Antonio e Marina.

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