AVERSA – Un medico in servizio presso il reparto sanitario della casa di reclusione ‘Filippo Saporito’ è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale ai danni di un detenuto.
L’ordinanza cautelare, emessa dall’ufficio gip del Tribunale di Napoli Nord, è scattata in seguito a un’indagine condotta dagli agenti della polizia penitenziaria.
Secondo l’accusa, il camice bianco avrebbe abusato sessualmente di un detenuto della provincia di Caserta in due occasioni.
L’attività investigativa ha preso il via a seguito della denuncia sporta dalla vittima.
Gli elementi raccolti durante le indagini, che hanno incluso testimonianze e prove materiali, sono stati determinanti per la richiesta del provvedimento restrittivo da parte della Procura di Napoli Nord. La misura cautelare, inizialmente disposta dal giudice per le indagini preliminari, è stata successivamente confermata dal Tribunale del Riesame.
Al momento, il medico si trova agli arresti domiciliari, assistito dagli avvocati Giuseppe Stellato e Raffaele Vanacore. Come previsto dalla legge, l’individuo resta considerato innocente fino a una eventuale condanna definitiva.
L’episodio, qualora venisse confermato, rappresenterebbe l’ennesimo capitolo in un contesto già complesso per le strutture carcerarie italiane, segnate da violenze, scontri tra detenuti e agenti, circolazione di telefonini e droga. Ora, purtroppo, anche le violenze sessuali si aggiungono a un quadro preoccupante che richiede una riflessione urgente sulle condizioni di vita all’interno degli istituti penitenziari.
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