Guerra in Ucraina, Trump: “E’ colpa di tutti, anche di Putin”

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Nuovo scontro a distanza tra l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre la guerra in Ucraina continua a mietere vittime. In un messaggio pubblicato sul suo social network Truth, Trump ha puntato il dito contro i leader di Washington e Kyiv, affermando: “Il presidente Zelensky e Joe Biden hanno fatto un lavoro orribile nel consentire” alla guerra in Ucraina di iniziare.

L’ex presidente repubblicano ha poi ribadito con forza il proprio distacco dall’attuale conflitto: “Quella in corso è la guerra di Biden, non mia. Putin, e tutti gli altri, rispettavano il vostro presidente. Non ho nulla a che vedere con questa guerra, ma sto lavorando diligentemente per fermare la morte e la distruzione. Dobbiamo fermare la guerra rapidamente”.

Toni che hanno suscitato forti reazioni, ma Trump ha successivamente corretto il tiro, allargando le responsabilità: “Questa è una guerra che non avrebbe mai dovuto iniziare. Biden non è riuscito a fermarla e Zelensky avrebbe potuto farlo. E Putin non avrebbe mai dovuto iniziarla. La colpa è di tutti”.

A margine del suo viaggio di ritorno a Washington a bordo dell’Air Force One, Trump ha commentato anche il recente attacco russo a Sumy, nel nord-est dell’Ucraina, dove almeno 34 persone hanno perso la vita: “Penso che sia stato terribile. E mi è stato detto che hanno commesso un errore. Ma penso che sia una cosa orribile. Penso che l’intera guerra sia una cosa orribile”.

Nel corso di un incontro nello Studio Ovale con il presidente salvadoregno Nayib Bukele, Trump ha rincarato la dose: “L’errore è stato lasciar scoppiare la guerra, mai iniziare una guerra con qualcuno che è 20 volte più grande”, alludendo al confronto tra Ucraina e Russia. Ha inoltre anticipato l’arrivo di “alcune proposte” per fermare il conflitto, senza però fornire dettagli.

Immediata la replica del presidente Zelensky in un’intervista rilasciata alla CNN. Il leader ucraino ha ammonito: “Se non siamo fermi, Putin avanzerà ulteriormente. Non si tratta solo di speculazioni oziose, la minaccia è reale. L’obiettivo finale di Putin è far rivivere l’impero russo e riconquistare i territori attualmente sotto la protezione della Nato. Considerando tutto ciò, credo che la situazione potrebbe degenerare in una guerra mondiale”.

Zelensky ha quindi rivolto un appello diretto a Trump, invitandolo a visitare l’Ucraina per toccare con mano le conseguenze del conflitto: “Vedete la gente, i civili, i guerrieri, donne, bambini e ospedali distrutti o morti. Venite, vedete, e poi andiamo avanti con un piano per porre fine alla guerra”.

Infine, un passaggio anche sulle posizioni espresse da alcuni esponenti repubblicani, tra cui il vicepresidente Vance: “Sta in qualche modo giustificando le azioni di Putin. Ho cercato di spiegargli che qui non si può cercare una via di mezzo. C’è un aggressore e c’è una vittima. I russi sono l’aggressore, noi siamo la vittima. Tutti lo capiscono”.

Le tensioni diplomatiche e le dichiarazioni infuocate non sembrano però ancora tradursi in concrete strategie per fermare un conflitto che, a oltre due anni dall’inizio, continua a devastare l’Ucraina e ad alimentare il rischio di una più ampia escalation internazionale.

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