Arrestata insegnante vicina a Matteo Messina Denaro: “Avrebbe favorito la latitanza”

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Il cerchio si stringe ulteriormente attorno alla rete di fiancheggiatori che hanno protetto la trentennale latitanza di Matteo Messina Denaro. All’alba di lunedì, i carabinieri del Ros hanno arrestato Floriana Calcagno, un’insegnante ritenuta una figura chiave nel favorire la clandestinità dell’ex boss di Cosa Nostra, deceduto lo scorso settembre.

L’identificazione di Calcagno come elemento di spicco nel sistema di protezione del capomafia è emersa dall’analisi della fitta corrispondenza tra Messina Denaro e Laura Bonafede, la maestra e amante del boss già condannata per associazione mafiosa. Proprio le lettere di Bonafede, intrise di gelosia e risentimento, hanno condotto gli investigatori alla donna arrestata.

Nelle sue missive indirizzate all’ex primula rossa, Bonafede si riferiva a Calcagno con appellativi criptici come “Sbrighisi”, “acchina”, “handicap” e “handicappata”. In una lettera, Bonafede esprimeva il suo sospetto sulla natura del rapporto tra i due, ipotizzando che fosse antecedente al 2022. In un’altra, manifestava la sua rabbia nel vedere Calcagno uscire con fare compiaciuto dal covo del boss, arrivando a ipotizzare regali costosi come una borsa Louis Vuitton.

Le indagini hanno confermato che la “zona chiave” menzionata nelle lettere era effettivamente il covo di Messina Denaro a Campobello di Mazara e che Bonafede aveva assistito all’uscita di Calcagno da quel luogo. La gelosia di Bonafede ha così svelato il “rilevante ruolo” assunto da Calcagno nel sistema di protezione del boss, descritta dagli inquirenti come “amante”, “staffetta” per garantire spostamenti sicuri, “postina” e figura di supporto logistico.

Nonostante il tentativo di presentarsi come un’amante occasionale ignara della vera identità del boss, Calcagno avrebbe condiviso con Messina Denaro “momenti associativi, dinamiche relazionali finalizzate al trasporto di beni, documentazione” e probabilmente anche “denaro”, attuando condotte per eludere la sua cattura. La donna frequentava il covo e lo avrebbe ospitato nella propria abitazione, prestando sempre massima attenzione alla sicurezza dei suoi movimenti. Un appunto sul calendario del boss testimonia anche un suo ingresso nel covo con una busta poi parzialmente svuotata. L’arresto di Floriana Calcagno rappresenta un ulteriore tassello nella ricostruzione della complessa rete di fiancheggiatori che hanno garantito la lunga latitanza di Matteo Messina Denaro.

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