SUCCIVO – Sentito come ‘persona informata sui fatti’ anche un giovane che si trovava l’altra notte con il 17enne arrestato per omicidio. Ha affermato di non sapere che l’amico avesse una pistola e tantomeno che volesse uccidere il 19enne. E’ stato rilasciato senza contestazioni. Il giovane, assistito dall’avvocato Angelo Raucci, è stato tra quanti gli investigatori hanno ascoltato per avere un quadro chiaro sul come siano andate le cose prima e appena dopo l’omicidio di Davide Carbisiero. Il ruolo del giovane amico del 17enne arrestato e di conseguenza il suo eventuale ruolo sono però al vaglio. Per oggi è attesa l’udienza di convalida del fermo per il 17enne. Stando a quanto sarebbe emerso nella prima fase delle indagini espletate dai carabinieri di Aversa, il 17enne avrebbe detenuto con sé l’arma al momento del litigio. Ma su tale punto bisognerà attendere l’udienza di convalida.
Il pm del tribunale dei Minori ha nominato Antonio Lombardi medico legale per l’autopsia. Dall’esame autoptico emergeranno altri particolari sul delitto. Omicidio volontario sì ma bisognerà valutare le modalità con cui la vittima è stata uccisa. Il giovane che è stato sentito dai carabinieri e poi rilasciato sabato sera era uscito con il 17enne poi arrestato. Guidava l’auto. Resta da ricostruire l’attimo immediatamente dopo il delitto per capire se anche lui potrà avere un ruolo nella vicenda che potrebbe essergli contestato. Il delitto si è consumato poco prima delle 5 nella sala slot del bar Beautifull Coffee e Bakery di via Atellana a Cesa.
A perdere la vita è stato Davide Carbisiero, 19 anni, originario di Succivo, residente a Sant’Arpino. Ad essere stato arrestato è stato il 17enne Francesco F., originario di Capua ma residente a Orta di Atella. E’ assistito dall’avvocato Stefania D’Onofrio. L’omicidio si sarebbe consumato sì poco prima delle 5 ma il cadavere è stato trovato dal gestore del locale intorno alle 7 quando ha aperto il bar attiguo. La sala slot, aperta 24 ore su 24 e il bar infatti hanno due ingressi differenti, in via Berlinguer e in via Atellana. Nel pomeriggio si è consegnato ai carabinieri il 17enne. Al vaglio la posizione di altri giovani presenti al momento del delitto. Carbisiero avrebbe accompagnato la fidanzata a casa e si sarebbe poi fermato al bar posto sulla strada del ritorno con l’amico. Erano da poco passate le 4 quando ha varcato la soglia della sala slot. Per motivi imprecisati tra i due è nato un diverbio, poi la lite. Poi lo sparo e la morte di Carbisiero.