Spari nella roccaforte dei nuovi Lo Russo a Piscinola: pallottola finita nella stanza da letto dei bambini

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Carlo e Salvatore Lo Russo

NAPOLI – Colpi di pistola in via Vittorio Veneto nel quartiere Piscinola ieri notte. Un proiettile ha colpito l’appartamento al secondo piano di una famiglia di incensurati (lui operaio, lei casalinga): la pallottola ha sfondato la tapparella e la finestra nella stanza da letto dei bambini. I piccoli stavano dormendo. Nessun ferito. Solo tanto spavento nel palazzo. Un errore del commando: l’appartamento al secondo piano colpito per sbaglio nella ‘stesa’. Intanto l’ogiva è stata recuperata dalla Scientifica durante i rilievi nella camera da letto. Via Vittorio Veneto è stata blindata dalle pattuglie della polizia fino all’alba.

Il gruppo di fuoco aveva sparato in una zona di edilizia popolare, conosciuta come le ‘Case Nuove’. Gli agenti hanno ascoltato i residenti. Poi hanno avviato le indagini tecniche: l’ogiva recuperata nell’appartamento è di un grosso calibro. Con ogni probabilità è stato usato un revolver, che non rilascia bossoli. Il commando ha sparato verso l’alto in più punti della strada, ma ha commesso un errore e colpito la finestra al secondo piano della palazzina. Secondo le verifiche della Scientifica, i proiettili sono stati esplosi dal basso verso l’alto. Un avvertimento: l’ipotesi a caldo degli inquirenti. Ma a chi? E perché? Gli scenari sono inquietanti.

I colpi di pistola nella roccaforte dei nuovi Lo Russo. Una paranza, che tenta di emergere tra mille ostacoli e prendere il posto del vecchio clan di Miano. Ma i grossi ‘cartelli’ nell’area nord non vogliono nuove cosche a Miano, Piscinola e Chiaiano, dopo la disarticolazione dei Lo Russo (i ‘capitoni’) per i pentimenti dei boss, come Salvatore Lo Russo e Carlo Lo Russo. Oggi Piscinola è un territorio neutrale. E ogni tentativo di emergere viene bloccato sul nascere.

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