SANTA MARIA CAPUA VETERE – Lo scenario politico in Comune dopo il tentativo di sfiduciare Mirra è mutato. La situazione attuale vede due assessori espressione ognuno di un solo consigliere dopo i cambi di casacca e il tandem Giuseppe Di Monaco-Giuseppe Napolitano chiederanno un posto in giunta. In tale contesto spunta l’ipotesi di un rimpasto per formare una nuova giunta. Paolo De Riso, assessore, ha come riferimento in consiglio comunale sola consigliera Giovanna Volpe. Pasquale Zacchia, altro assessore, socialista, può fare riferimento al solo consigliere Martino Valiante; l’altro consigliere del gruppo, Anna Sepolvere, ricopre un’altra carica istituzionale di prestigio, quella di presidente dell’Assise.
La sproporzione è ancora più evidente se si pensa che il sindaco Antonio Mirra di sua diretta espressione nell’esecutivo conta su Simonelli,
Carrillo e Rosida Baia che ricopre pure il ruolo di vicesindaco. L’assessore Francesco Di Nardo invece poggia sui due consiglieri, Pasquale Ciarmiello e Daniela Buscetto. Se a tale quadro si aggiunge la probabilità che i due consiglieri Giuseppe Di Monaco e Giuseppe Napolitano
formeranno a breve un gruppo consiliare e rivendicheranno un nome in giunta appare evidente come l’esecutivo di Mirra sarà probabilmente
rimodulato. Stando ad alcune indiscrezioni ad essere ridimensionati saranno De Riso e Zacchia, ormai privi di una rappresentanza significativa in giunta, ridimensionata rispetto al momento della loro nomina. Mirra però dovrà far quadrare non solo i conti ma anche gli equilibri; alle elezioni provinciali in cui si è candidato 7-8 consiglieri di maggioranza non lo hanno votato. Segno che su alcuni tempi la maggioranza tutto è tranne che compatta.
Per questo il sindaco dopo la debacle provinciale, dovrà muoversi con cautela per evita- re la sfiducia. In proiezione futura in molti si chiedono cosa farà da grande (politicamente parlando) il sindaco. Dopo due mandati e con lo sbarramento per il terzo, gli restano le Regionali (appuntamento a cui pare non voglia figurare come candidato) e le future Politiche (improbabile elezione e comunque lontane). Per lui l’unica possibilità è quella di una nomina di prestigio in un ente strumentale