MONDRAGONE – Ha rimediato lo scorso dicembre una condanna per omicidio, ma a breve il boss Giacomo Fragnoli (nella foto) tornerà in libertà. I suoi legali, gli avvocati Angelo Raucci e Luca Pagliaro, sono riusciti ad ottenere una continuazione tra la condanna per l’assassinio di cui si è macchiato (e che ha confessato) con una già scontata per associazione mafiosa. Procedura che raramente vede esito positivo per gli imputati. Risultato? Nel giro di tre anni l’esponente della criminalità organizzata del litorale potrà tornare a Mondragone, futura scarcerazione che – qualora Fragnoli non deciderà di mettersi alle spalle i collegamenti con il mondo criminale – potrebbe rappresentare una nuova e pericolosa iniezione malavitosa nel tessuto urbano già complicato della città.
Fragnoli aveva incassato in primo grado 20 anni di reclusione per aver partecipato all’omicidio di Giuseppe Mancone, detto ‘o Rambo, avvenuto nel 2003. Non appellando la sentenza, il boss ha potuto beneficiare di un ulteriore sconto oltre a quello garantito dall’abbreviato che aveva scelto come rito per essere processato. Il giudice del Tribunale di Napoli ha poi ritenuto possibile collegare il delitto al reato di associazione mafiosa per il quale aveva incassato una condanna (connessa anche a varie estorsioni) a 15 anni e 8 mesi. Mettendo in continuazione i verdetti è arrivato complessivamente alla pena di 20 anni e 2 mesi, dei quali però già scontati i 15 anni e 8 mesi della precedente condanna per mafia più oltre un altro anno già affrontato in relazione all’omicidio. Nel giro di meno di tre anni, il boss tornerà a Mondragone. Se Fragnoli, all’epoca leader della cosca mafiosa attiva sul Litorale, dispose l’assassinio, hanno ricostruito gli investigatori, è perché la vittima si era rifiutata di pagare un cospicuo rateo mensile sull’attività di spaccio di stupefacenti che gestiva.