NAPOLI – Il 19enne Vincenzo Manfredini si è tolto la vita a Secondigliano. Il quartiere sotto choc. Secondo le prime informazioni trapelate dalle forze dell’ordine, il ragazzo si sarebbe tolto la vita nella notte. Alle due ha chiesto alla madre di andare a dormire. Ha spiegato che lui sarebbe andato di sopra a svuotare la tanica dell’acqua del condizionatore. Poi si è lanciato dal secondo piano del palazzo. Già orfano di padre. Non lavorava e frequentava una scuola di formazione in via Duca degli Abruzzi. La morte del ragazzo ha scosso la comunità. Così ricordano Vincenzo sul gruppo ‘Una voce per Secondigliano’: “Un ragazzo educato e rispettoso, amato da tutti”.
La comunità dell’associazione “Aret ‘o Pizzo” è sconvolta: “Per noi era come un figlio”. Dolore è stato espresso anche da Vincenzo Strino, presidente del Larsec (Laboratorio di riscossa secondiglianese) da anni impegnato nel sociale e in iniziative di riscatto giovanile: “Era entrato nel progetto Secondigliano S. D. a 16 anni e pochi giorni fa aveva chiesto aggiornamenti sull’inizio della nuova stagione per il calcio a 5 e noi gli avevamo risposto che lo avremmo accolto di nuovo a braccia aperte. È un momento di forte dolore per me e per tutti i ragazzi che ci hanno avuto a che fare in questi anni, condividendo pane, sogni e pallone”.