NAPOLI – La lista dei Riformisti, che dovrebbe essere affidata ai sindaci di Napoli Gaetano Manfredi e di Benevento Clemente Mastella, è attesa al varco da Vincenzo De Luca. La nuova sigla è destinata ad accogliere diverse anime: anche Armando Cesaro dovrebbe mettervi mano, in quanto la formazione di una lista di Italia viva in dubbio. Il governatore spera che i Riformisti non raccolgano grandi consensi: al momento sono accreditati del 6-7% dei voti e De Luca conta, con la sua lista (o le sue liste, se gli sarà consentito di presentar- ne due) piena di consiglieri uscenti, di doppiarla in ter- mini di consensi. In questo modo lo Sceriffo mostrerebbe a Manfredi che, per dirla in termini da film western, “la città è troppo piccola per tutti e due”.
Non è un mistero per nessuno che fra i due i rapporti siano tesi, come dimostra lo scontro sui vertici della Fondazione Teatro San Carlo, che avrà una nuova puntata il 26 agosto con la seduta del Consiglio di indirizzo convocata da Manfredi. Uno scontro aperto nel quale il partito non sembra intenzionato a intervenire: in questa, come in altre circostanze, emerge quanto sia dannosa la scelta di mantenere il Pd regionale commissariato. Né i vertici nazionali stanno dando segnali di voler rimediare a questa situazione. In questo momento, il sindaco partenopeo è lo sponsor principale di Roberto Fico come candidato presidente e a De Luca questo non può certo andare giù. Ma anche alla Schlein non dispiacerebbe se Manfredi uscisse ridimensionato dalle elezioni: il sindaco avrebbe infatti ambizioni di politica nazionale se non addirittura da (improbabile) premier. Per la lista dei Riformisti si parla dello stesso Cesaro, che però non aspirerebbe a troppa visibilità e sarebbe più orientato a far da regista della campagna elettorale.
Fra i candidati dovrebbero esserci quindi la consigliera Maria Grazia Di Scala (eletta in Fratelli d’Italia, ma da poco approdata alla corte del politico santantimese) e gli uscenti del gruppo di Italia viva Tommaso Pellegrino e Francesco Iovino e il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto. Da definire la posizione di altri amministratori come l’assessore Nicola Caputo, che in questi giorni lancia segnali d’intesa a Forza Italia, addirittura criticando il governo regionale del quale fa parte. Ma quanti consiglieri potreb- bero essere eletti nella lista manfrediana? Si potrebbe pensare a due nomi a Napoli (Buonajuto dovrebbe essere uno di loro) e uno a Salerno (l’uscente Pellegrino).