Choc a Ottaviano: ragazzo disabile preso a sassate da una gang formata da minorenni

335
Ragazzo disabile aggredito a Ottaviano

OTTAVIANO – Una vile aggressione ai danni di un giovane con disabilità ha sconvolto la comunità di Ottaviano, in provincia di Napoli. Il ragazzo, uscito per una passeggiata nei pressi della stazione, è stato accerchiato da un gruppo di cinque ragazzi, probabilmente minorenni, che prima lo hanno insultato per via della sua condizione e poi sono passati alle vie di fatto: uno di loro ha raccolto una pietra e lo ha colpito in piena fronte. Non soddisfatti dell’aggressione, i giovani si sono poi scagliati contro un palo della segnaletica stradale riservato ai parcheggi per persone con disabilità, abbattendolo con violenza in una sorta di sfogo cieco e simbolico. Un gesto che, oltre alla brutalità, trasmette un messaggio inquietante: il disprezzo verso la fragilità, la diversità e le regole della convivenza civile.

A denunciare con forza quanto accaduto è la madre del giovane: “Mio figlio ha già sofferto tanto nella vita. Ora che stava ritrovando un po’ di serenità, non può essere costretto ad avere paura di uscire di casa. E’ un ragazzo volenteroso, studia all’istituto alberghiero e fa volontariato. Non posso accettare che venga umiliato e aggredito in questo modo. Questi ragazzi si aggirano spesso nei pressi della stazione, pronti a infastidire chiunque sembri più debole. Chiedo sicurezza e rispetto, per lui e per tutti i cittadini”. Il fatto ha immediatamente acceso l’attenzione delle forze dell’ordine e delle istituzioni locali.

Il sindaco di Ottaviano, Biagio Simonetti, è intervenuto con una dichiarazione ferma: “Ancora una volta, a causa del comportamento di un manipolo di ragazzi incivili, Ottaviano viene fatta apparire come terra di nessuno. Questi giovani hanno sfogato la loro maleducazione contro un segnale stradale e aggredendo un coetaneo indifeso. La Polizia Municipale e i Carabinieri sono già al lavoro per identificare i responsabili. Mi auguro che vengano presi provvedimenti adeguati”. Il sindaco ha poi sottolineato la necessità di un impegno condiviso per contrastare episodi di questo tipo: “E’ indispensabile il ruolo delle famiglie. Quando l’impegno educativo viene meno, quando i genitori non sanno dove sono o cosa fanno i propri figli, queste sono le conseguenze. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, scuole e famiglie possiamo evitare simili derive e tutelare il tessuto sociale della nostra città”.

L’episodio riporta drammaticamente al centro del dibattito pubblico la questione della violenza giovanile e del bullismo, che troppo spesso si alimentano in contesti di degrado educativo, assenza di riferimenti e tolleranza verso comportamenti inaccettabili. A preoccupare è anche la giovane età degli aggressori, un aspetto che interroga il mondo degli adulti sulle responsabilità collettive nel trasmettere ai ragazzi i valori fondamentali del rispetto, dell’empatia e della legalità. Nel frattempo, la comunità si è stretta intorno alla famiglia del giovane aggredito.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome