“Correte, c’è un uomo a terra”: cadavere in strada a Chiaia, indagini per omicidio: senza documenti, in corso l’identificazione

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NAPOLI – “Correte, c’è un uomo morto a terra”: è iniziata così, con una telefonata concitata e inquietante, la serata di lunedì per le forze dell’ordine, allertate da due passanti che, poco prima delle 22, hanno fatto una macabra scoperta in via Andrea D’Isernia, nel quartiere Chiaia. Sul marciapiede, accanto alla carreggiata, giaceva il corpo senza vita di un uomo, privo di documenti e, al momento, ancora senza identità. A intervenire sono stati i carabinieri della compagnia Napoli Centro e della stazione di Posillipo, che hanno immediatamente isolato l’area per permettere i rilievi e avviare le prime attività investigative.

L’uomo, dalla carnagione olivastra e apparentemente di età compresa tra i 40 e i 50 anni, era già morto al momento dell’arrivo dei soccorsi. Non sono stati riscontrati segni evidenti di violenza sul corpo e le cause del decesso restano al momento sconosciute. L’assenza di documenti e la mancanza di segnalazioni di scomparsa nelle ultime ore complicano ulteriormente l’identificazione della vittima. Non è esclusa nessuna ipotesi: sebbene le condizioni del corpo non facciano immediatamente pensare a un’aggressione, la Procura di Napoli, che coordina le indagini, ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia per chiarire le cause della morte. Nel frattempo, i carabinieri hanno avviato un meticoloso lavoro di analisi delle immagini di videosorveglianza della zona. Diverse telecamere pubbliche e private coprono quel tratto di strada, frequentato sia di giorno che di sera per la presenza di abitazioni e locali. L’obiettivo è ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo e capire come sia finito lì, privo di vita, in una zona residenziale solitamente tranquilla.

“Stiamo analizzando tutti i filmati disponibili e ascoltando le testimonianze di chi vive o lavora nella zona”, fanno sapere fonti investigative. Si cerca anche di risalire a eventuali contatti, movimenti sospetti o veicoli passati in prossimità del luogo del ritrovamento nelle ore precedenti alla segnalazione. Non si esclude, al momento, la pista dell’omicidio. Anche l’ipotesi di un malore improvviso non viene scartata, ma la cautela è d’obbligo. Il contesto e l’assenza di testimoni diretti alimentano i dubbi degli inquirenti.

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