CASAL DI PRINCIPE – Il figlio, Antonio Corvino, alias Culacchiotto, è stato uno dei riferimenti del business della droga nel capoluogo di Terra di Lavoro. Lui, Francesco Corvino, con radici ben salde a Casal di Principe (è stato il matrimonio con Teresa Rea a portarlo, poi, a Caserta) e una condanna alle spalle sempre legata ai narcotici, negli ultimi anni si sarebbe invece dedicato ad altro. A cosa? A condotte che, secondo l’accusa, lo avrebbero portato a sottrarre allo Stato centinaia di migliaia di euro. Nei giorni scorsi la guardia di finanza di Capua, su ordine del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha eseguito nei suoi confronti un sequestro ‘finalizzato alla confisca per equivalente’, cioè a garanzia delle somme che l’indagato, secondo la tesi accusatoria, risulterebbe dover restituire allo Stato. Quanto hanno bloccato i fi nanzieri? 714.895 euro. In che modo? Mettendo i sigilli alle quote riconducibili a Corvino di 27 società, con sedi tra Caserta, Napoli, Avellino, Benevento, Latina e Roma.
Nel dettaglio si tratta della Immobiliare (12.000 euro), F.lli Gallo (20.000 euro), Campania Food (25.000 euro), Falco (30.000 euro), Vana Cafè (25.000 euro), Sweet (10.000 euro), Nova (2.500 euro), New Immobiliare (30.000 euro), Miami Food (25.500 euro), Campania Carni (30.000 euro), Italcarni (15.000 euro), Meat Sud (30.000 euro), La Dispensa (10.000 euro), Food Service (15.000 euro), Buona Tavola (20.000 euro), Europa Carni (30.000 euro), Oro Creativo (95.000 euro), Freccia Oro Creativo (100.000 euro), Edilizia (50.000 euro), R.E.D. Restaurant (1.000 euro), Minsroleil (100.000 euro), Del Regno Pellami (900 euro), Sud (900 euro), USA Tannery (900 euro), Industria Carni Alimentari Lavorate in Sigla SICAL (10.340 euro), De.Fo. Costruzioni (10.000 euro), Befra (10.000 euro).
Non solo quote societarie: le fiamme gialle hanno bloccato anche due auto riconducibili a Francesco Corvino. Contro questo provvedimento, la difesa del figlio di Culacchiotto, rappresentata dall’avvocato Nello Sgambato, potrà presentare ricorso. Francesco Corvino, 81enne, è da considerare innocente fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile.